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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Inaugurato il nuovo complesso per la pratica del rugby Nelson Mandela alla presenza degli atleti della Nazionale Italiana di rugby Simone Ragusi, Samuela Vunisa e George Biagi, dell’allenatore Jacques Brunel, di ex giocatori della nazionale tra i quali Giambattista Croci e Pierluigi Camiscioni (presidente dell’Unione Rugby San Benedetto).

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L’INAUGURAZIONE – “A distanza di un anno e mezzo, quando venimmo qui con il presidente della federazione Alfredo Gavazzi per la posa della prima pietra – ha detto il sindaco Giovanni Gaspari – riusciamo oggi in tempi brevissimi ad inaugurare un impianto sportivo tanto atteso in città. Le risorse, la determinazione e la passione di tante persone, a cui va il mio ringraziamento, hanno permesso di dotare la città di un impianto dove i giovani potranno praticare una disciplina in cui il rispetto dell’avversario e il gioco di squadra sono tutto. Negli anni ’70 chi giocava a rugby si allenava in spiaggia, oggi c’è uno spazio adeguato che completa una zona dove sorgono anche altri impianti: dalla pista di pattinaggio ai campi da calcio, alla tensostruttura per la ginnastica artistica. Il rugby a San Benedetto ha vissuto momenti di forte contrapposizione per l’opposto orientamento politico delle società dell’epoca, ma nel segno di questo sport oggi molte di quelle persone sono tutte insieme qui a festeggiare. Così come noi organizziamo il test match tra Italia e Samoa insieme al comune di Ascoli. Il rugby è sport che unisce”.

SODDISFAZIONE CONDIVISA – Nel prendere la parola, l’allenatore Jacques Brunel si è detto soddisfatto di vedere tanti bambini felici di avere un nuovo campo. “La scelta di intitolare il campo a Mandela – ha dichiarato Brunel – è un segnale forte perché il presidente del Sud Africa è stato un attore fondamentale della crescita del rugby mondiale ed è grazie a lui che il rugby è diventato uno sport di popolarità mondiale”. Sul match Italia – Samoa in programma sabato 8 novembre allo Stadio Del Duca di Ascoli Piceno Brunel si è augurato di ripetere la performance del 2009 assicurando che a “San Benedetto abbiamo trovato le condizioni ottimali per prepararci alla partita”. Anche il team manager Gino Troiani, a nome della squadra, ha voluto ringraziare l’Amministrazione comunale per l’ospitalità ricevuta in questi giorni di allenamento, sottolineare che è raro trovare in tutta Italia impianti come quello di San Benedetto e omaggiare il Sindaco di una maglietta della nazionale autografata da tutti gli Azzurri. “Dedichiamo tutti i nostri sforzi a quelli che hanno sempre amato la palla ovale – ha proseguito Pierluigi Camiscioni – auspichiamo che su questo impianto si formino i nuovi campioni del rugby internazionale. Ringraziamo tutte le persone che si sono date da fare affinché l’impianto fosse realizzato e anche le mamme dei giocatori dell’Unione che con premura curano la preparazione del terzo tempo in occasione di ogni partita della società”.

BENEDIZIONE E TERZO TEMPO – In seguito il parroco della chiesa della SS. Annunziata Don Gianni Croci ha impartito la benedizione alla struttura e ai presenti. Infine, come consuetudine in tutte le partite di rugby, si è svolto il terzo tempo (l’incontro dopo-gara tra i giocatori delle due squadre, inteso come momento conviviale di socializzazione tra i giocatori, cui spesso partecipano anche le loro famiglie e, talora, anche i tifosi) con una merenda offerta a tutti i presenti.

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