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Il 15 e il 16 novembre si terrà la Giornata Mondiale del Diabete, una grande manifestazione organizzata dai volontari per la promozione della salute. Il format che la contraddistingue prevede l’offerta, senza richiesta di contributi, di servizi alle persone interessate come incontri di formazione, distribuzione di materiali e la possibilità di valutare correttamente il proprio rischio di sviluppare il diabete.

LE STATISTICHE – In Italia sono più di 3 milioni le persone con diabete; oltre 75mila nelle Marche, regione che, nonostante si trovino sotto la media nazionale (5,4% la percentuale della popolazione con diabete in Italia, rispetto al 5% marchigiano), è al quarto posto tra quelle del Centro e del Nord. In Abruzzo, inoltre, 100mila persone sanno di avere il diabete e probabilmente altre 33mila lo hanno sviluppato senza saperlo. In occasione della Giornata del Diabete, che è celebrata in tutto il mondo il 14 novembre, le associazioni dedicate e le persone chiedono di applicare provvedimenti concreti e capillari per infondere consapevolezza nelle persone e monitorare i singoli percorsi.

NEL PICENO – Durante questo fine settimana, nelle piazze italiane si accenderanno i riflettori sul diabete. Per cercare la piazza di riferimento e partecipare alle iniziative organizzare è possibile consultare il sito Giornata del Diabete. Nel Piceno l’appuntamento è ad Ascoli Piceno in Piazza del Popolo e a San Benedetto del Tronto al centro commerciale La Fontana dove staff specializzato offrirà una valutazione gratuita del rischio di sviluppo del diabete in un apposito stand aperto dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 e distribuirà materiale informativo. Fondamentale per la capillare informazione territoriale, inoltre, è l’istituzione della Scuola di Diabete. “Le persone con diabete sono la risorsa su cui il sistema sanitario può e deve contare per ridurre i costi economici e sociali che il diabete mal controllato può apportare”, ammonisce Romana Cialfi. I dati, invece, fanno presagire un ulteriore aumento delle persone con diabete e con altri fattori di rischio. Occorre promuovere, quindi, con ogni mezzo l’attività fisica, un’alimentazione sana e favorire chi si muove in questa direzione.

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