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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il mare è un olio anche in pieno autunno, quest’anno. C’è un po’ di foschia, ma ECO1 attracca alla banchina di riva Malfizia e prospetta una mattinata interessante. In occasione del decennale della Riserva Naturale Sentina, abbiamo avuto modo di salire a bordo di ECO1, il primo motopesca ad essere riconvertito in imbarcazioni adatta ad eseguire attività di monitoraggio in acque costiere. La nave dal porto ha acceso il motore diesel per dirigersi verso la Sentina per l’osservazione da mare antistante la Riserva Naturale.

CONOSCERE IL MARE – ECO1 è la concretizzazione del progetto EcoSea avviato dal luglio 2013 e finanziato per l’80% dalla Commissione Europea. La riconversione di questo natante, costata 40mila euro, ha dato la possibilità agli armatori di intravedere un nuovo e alternativo futuro per il nostro mare. Insomma, Eco1 è diventato mezzo e luogo di studio per i centri di ricerca territoriali; ne sono degli esempi gli approfondimenti del Centro Nazionale delle Ricerche di Ancona che ha monitorato la presenza di microrifiuti in acqua e sedimenti sulla sabbia, dell’Università di Camerino sullo stato dell’acqua e del Dipartimento di Veterinaria dell’Università di Teramo sui bivalvi della costa adriatica.

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IL MONITORAGGIO – Sotto l’egida del Gruppo d’Azione Costiera Marche Sud, il motopesca ECO1 è stato fondamentale per il monitoraggio nei parchi delle Marche e delle regioni vicine. Presso il Parco Marino Torre del Cerrano, infatti, è stato avviato un intervento di recupero delle reti disperse in collaborazione con l’Università di Parma. Altra esperienza significativa che ha visto protagonista il motopesca ECO1 è stata quella nel Parco Nazionale del Gargano in Puglia con un team di subacquei esperti per la catalogazione della fauna marina.

NUOVE PROSPETTIVE – Oltre alla ricerca, a bordo di ECO1 c’è spazio anche per l’esperienza sensoriale; tra le proposte offerte, infatti, la possibilità di portare in mare ipovedenti e ciechi. Attivato anche il servizio di recupero delle tartarughe marine; ECO1, infatti, ad ogni segnalazione dei pescatori presterà sostegno per il salvataggio, il trasporto in porto e il dirottamento nei centri dedicati. Tali proposte aprono nuove prospettive al settore, incentivando l’attività turistica e di ricerca legata all’esperienza e alla partecipazione. L’armatore Giacomo Brandimarte e il figlio Giuseppe hanno accettato questa sfida che, oltre a sfruttare la risorsa, la salvaguarda in tutti i suoi aspetti. Al fianco di ECO1 la cooperativa Blu Marine Service che, assieme al Comune sambenedettese, guiderà la startup in modo da intavolare le giuste condizioni per avviare una vera e propria azienda che guarda all’innovazione e alla sostenibilità.

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AMARE IL MARE – Da un paio di mesi è stato avviato redatto un documento per far sì che lo specchio d’acqua antistante la Riserva Naturale Sentina diventi Sito di Interesse Comunitario. Il dottor Sergio Trevisani, del Settore Progettazione e Manutenzione delle opere pubbliche, Sviluppo del porto, della città e del territorio, è in partenza per Tirana, in Albania, per presentare a diversi stakeholder i progetti EcoSea e Li.Fe. da estendere a tutto il bacino del Mediterraneo.

Le foto inserite sono di Dina Maria Laurenzi e Diego Dari. 

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