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ASCOLI PICENO – Un convegno il prossimo 10 gennaio 2015 per ricordare Roberto Strulli, ex portiere dell’Ascoli morto il 15 febbraio 1965 in seguito a uno scontro di gioco. Perché le nuove generazioni non possono e non devono dimenticare un simbolo della città delle cento torri.

QUEL TRISTE SAN VALENTINO – L’iniziativa, nata per volontà dell’Associazione Solo x l’Ascoli e portata avanti grazie alla collaborazione con la società bianconera e il Comune, si terrà in occasione del 50° anniversario della scomparsa dell’estremo difensore dell’allora Del Duca Ascoli. I fatti –  purtroppo – non sono noti a tutti. Era il 14 febbraio 1965. Nel vecchio stadio Ballarin si giocava lo storico derby tra Sambenedettese e Ascoli, valido per la 4° giornata di ritorno del girone C della serie C. I rossoblù conducevano per due reti a zero quando Strulli, per non concedere agli avversari il terzo gol, si gettò su una palla vagante in area di rigore nel tentativo di anticipare Alfiero Caposciutti, attaccante della Samb. L’impatto – assolutamente fortuito – fu tremendo. Strulli svenne a terra, in coma. All’ospedale diagnosticarono frattura della mandibola, lesione encefalica e contusione cerebrale. Il numero uno bianconero non riuscì a superare la notte.

UN EROE DIMENTICATO – “Vogliamo rendere omaggio non solo all’atleta, ma soprattutto a un uomo che per l’Ascoli ha dato la vita”. Con queste parole Giovanni Morganti, Presidente dell’Associazione Solo x l’Ascoli, ha dato una prima spiegazione del perché di questo convegno. “Purtroppo Roberto Strulli è un eroe dimenticato. Le nuove generazioni non conoscono la storia del portiere che ha perso la vita su un campo da calcio e noi abbiamo deciso di ricordarlo come uomo simbolo della città. E’ un’iniziativa che deve svolgere il ruolo di ponte tra passato e futuro, è un passaggio di testimone che deve restare vivo nel cuore di tutti gli ascolani”. Il convegno sarà coordinato da Bruno Ferretti, giornalista de Il Messaggero. E il relatore ha voluto fare un’analisi su quella che sarà la manifestazione: “Una partecipazione così numerosa a un funerale come quella che ci fu per Strulli la ricordo solo in occasione della morte di Costantino Rozzi. In città si respirò un clima surreale per tanti giorni, arrivarono messaggi di cordoglio e solidarietà da tutta Italia e anche dall’estero. Al convegno contiamo di avere ospite il figlio di Strulli. Nacque due mesi dopo la morte del padre e prese il suo nome. Il ricordo di Roberto deve rimanere indelebile”.

UN NOME NELLA STORIA – “Si tratta di un’iniziativa bellissima”, ha aggiunto Gianluca Ciccoianni, azionista dell’Ascoli Picchio. “Sarebbe bello intitolare un settore dello stadio o anche il futuro centro sportivo a Roberto Strulli. Ogni volta che i bianconeri giocano in Toscana, una delegazione di tifosi si reca sempre a rendere omaggio alle spoglie del portiere. L’Ascoli vuole contribuire a ricordare questo atleta”. Soddisfatto per la realizzazione del convegno anche Massimiliano Brugni, Assessore allo Sport: “Troppi giovani non sanno nulla di Roberto Strulli, della morte di un portiere che ha perso la vita per l’Ascoli. Era stonato avere un eroe dimenticato in città. Ora però dobbiamo impegnarci a tenere vivo il ricordo di un giocatore e di un uomo che deve restare nei cuori dei tifosi e di tutti i cittadini”. Il convegno si terrà sabato 10 gennaio 2015 a partire dalle 10:00 presso la Sala della Ragione di Palazzo dei Capitani. La data potrebbe slittare a domenica 11 gennaio qualora l’Ascoli dovesse essere impegnato simultaneamente nella gara casalinga contro la Pistoiese.

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