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CASTEL DI LAMA – L’amministrazione di Castel di Lama, il Comitato dei disoccupati e l’Usb organizzano una tavola rotonda sulla crisi economica e occupazionale del Piceno. L’incontro si terrà venerdì 5 dicembre alle 21 in sala consiliare.
Prenderanno parte ai lavori le forze sindacali e imprenditoriali del territorio e i rappresentanti della politica: i sindaci dell’Unione dei Comuni, il primo cittadino di Ascoli Piceno Guido Castelli, l’assessore regionale e vicegovernatore Antonio Canzian, il consigliere provinciale Sergio Corradetti, Giovanni Gaspari di San Benedetto del Tronto, l’onorevole Luciano Agostini.

Questi sono alcuni dei nomi che parteciperanno all’importante discussione che si aprirà venerdì sera e che nelle intenzioni dei promotori vuole essere solo l’inizio di un percorso, con l’obiettivo ultimo di trovare gli strumenti e le soluzioni migliori per uscire dal tunnel della crisi e della disoccupazione. Perché di tunnel si tratta. Basta guardare ai dati che sono stati ricordati dalla coordinatrice del Comitato dei Disoccupati, Olimpia Angelini: “nella nostra Provincia ci sono 28.000 disoccupati censiti, 10.600 over 40”. Cifre da brividi se pensiamo che le stime non tengono conto di quella categoria di persone che, scoraggiate dalla crisi, non studiano e non cercano più lavoro.

PERCHÉ A CASTEL DI LAMA – Il Comune della Vallata è quello che maggiormente ha subito gli effetti della crisi, sorgendo nei pressi della zona industriale di Campolungo. “Gran parte dei nostri cittadini era impiegato nelle industrie di Campolungo – sottolinea il sindaco Francesco Ruggieri -. Negli anni ’80 abbiamo vissuto lo sviluppo economico e demografico e molte persone dell’entroterra si sono trasferite nel nostro Comune. Abbiamo quindi voluto che l’incontro si tenesse qui per non spegnere i riflettori sul dramma che stanno vivendo molte famiglie lamensi”.

GLI EFFETTI DELLA CRISI – È sempre Ruggieri che ricorda: “Basta attraversare la zona industriale e accorgersi dei tanti capannoni dismessi. Il Comune di Castel di Lama non ha una propria zona artigianale ed è penalizzato dal confine segnato dalla via Salaria, che lo divide da Ascoli Piceno. I nostri negozi, le botteghe hanno difficoltà ad essere competitivi con i centri commerciali. A dover affrontare gli effetti della crisi siamo noi sindaci: le famiglie sono in gravi difficoltà, non riescono più a pagare le tasse e alcune subiscono il problema degli sfratti”.

GLI OBIETTIVI – Il sindacato Usb, rappresentato per l’occasione da Andrea Quaglietti, si è fatto promotore dell’iniziativa. “Vogliamo fare qualcosa che finora non è stato mai intrapreso – ha dichiarato Quaglietti -. Nel 2008 c’era l’intenzione di organizzare un tavolo allargato, ma poi non se ne fece nulla. Chiederemo alle Istituzioni di capire come si può ricominciare a fare impresa nel Piceno, magari sfruttando le possibilità dei fondi messi a disposizione. Quella sera deve nascere un gruppo di lavoro che porti avanti progetti per rilanciare il nostro territorio”.

DALLA PARTE DEI DISOCCUPATIOlimpia Angelini si è fatta portavoce dei disoccupati piceni creando un Comitato che vuole rispondere alle esigenze di chi vive quotidianamente il dramma di essere senza lavoro. “Il disoccupato è un soggetto abbandonato a se stesso – dice Angelini – non rappresentato da nessuno. Si parla di disoccupazione giovanile ma non dimentichiamo anche i tanti over 40 che non riescono a trovare un nuovo impiego, professionalità che magari vorrebbero tentare di avviare qualcosa in proprio”.
Ma l’altra faccia della disoccupazione è anche il disagio psicologico: “Ci sono gli aspetti strutturali – conclude – ma andrebbero affrontati anche quelli legati alla dignità delle persone. Molti in Italia hanno cominciato a togliersi la vita e questi gesti non possono passare inosservati”.

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