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ASCOLI PICENO – I bambini vanno a scuola IN inglese e non d’inglese. Al di là di facili giochi di parole, Happy School è il progetto sperimentale di bilinguismo presentato oggi pomeriggio alla scuola d’infanzia A. Latini di Mozzano dal dirigente scolastico dell’Isc Borgo Solestà Cantalamessa, Silvia Giorgi e finanziato dal Bim Tronto nell’ambito del Pacchetto Scuola Bim 2014-2015. Il progetto, inoltre, si avvale della preziosa collaborazione del Centro Cambridge di Ascoli Piceno e della Fly Communications. Alla presentazione presenti anche la dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Carla Sagretti, assessori e il sindaco Guido Castelli. “Questo progetto insomma nasce da una rete di collaborazioni – ha detto Silvia Giorgi – e consiste nella sperimentazione del bilinguismo nella scuola dell’infanzia, che coinvolgerà per l’intero anno scolastico i bambini della prima sezione, i più piccoli, di questa scuola. In parte sono coinvolti anche tutti gli altri alunni”.

castelli brugni
Il sindaco Castelli e l’assessore Massimiliano Brugni tra i piccoli banchi della scuola d’infanzia di Mozzano.

HAPPY SCHOOL, COME NASCE – Il progetto nasce dalla convinzione univoca dell’importanza della competenza della seconda lingua e in particolare dell’inglese. Se tutti gli studi confermano che il momento più utile e meno faticoso per apprendere una seconda lingua è proprio l’infanzia, i bambini della scuola di Mozzano saranno completamente immersi nella lingua inglese, in diverse attività, con l’apporto di un’insegnante madrelingua per tre volte alla settimana. “L’obiettivo – ha chiarito Christian Mosca della Fly – è uniformare il bimbo italiano ai bimbi europei. Nella nostra scuola di musical il prossimo anno aggiungeremo anche l’ottava materia che è l’inglese, perché i nostri i bambini devono crescere anche dal punto di vista linguistico”.

IL SUPPORTO DEL BIM TRONTO – “Il nostro ente opera da tantissimi anni nel nostro territorio – ha spiegato il presidente Luigi Contisciani – sostenendo scuola e cultura, ambiti su cui negli ultimi cinque anni abbiamo investito circa un milione di euro. Vogliamo valorizzare anche le zone montane e quindi più svantaggiate rispetto alla città e ai comuni grandi”.

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