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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo i writers incontrollati, il circolo Legambiente di San Benedetto del Tronto segnala un nuovo problema per il decoro urbano: le affissioni selvagge. Infatti, molte persone attaccano manifesti pubblicitari sui muri, sui pali della pubblica illuminazione, sulle vetrine e ovunque sia possibile affiggere indisturbati la propria locandina promozionale. Tutto ciò con collanti non idonei e, per di più, senza rispettare i regolamenti della pubblica affissione.

IL DEGRADO – I collanti usati per le affissioni selvagge, infatti, se non rimossi entro pochi giorni, con la luce o con l’umidità tendono ad ingiallire creando una patina giallastra difficile poi da rimuovere, se non con solventi speciali. “Il caso eclatante è il cancello della scuola Moretti, in pieno centro, dove per appendere le locandine pubblicitarie abusive sono state usate fascette da elettricista difficili da rimuovere e non degradabili. – fa sapere il presidente di circolo Sisto Bruni – Ora la nostra associazione chiede agli amministratori comunali di intervenire prima che questo fenomeno sia fuori controllo. Riteniamo, infatti, che le affissioni selvagge, se non arginate, possano provocare non pochi problemi al decoro e all’immagine della città e, se non sanzionati, si continuerà imperterriti nell’azione illegale”.

FIOCCHERANNO MULTE? – Insomma, non ci sarà scampo per gli abusivi? “In una lettera inviata agli Amministratori della citta e all’AIPA, società che gestisce e regolamenta le affissioni, Legambiente chiede, in base all’articolo 37 del regolamento comunale sul servizio delle pubbliche affissioni, di intervenire immediatamente e stroncare tale comportamento non consono alle vocazioni turistiche della nostra città”, chiosano.

IL CLEANING DAY DI ASCOLI PICENO

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