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Non è bastato essere accompagnato dai tifosi dall’hotel di Porto San Giorgio fino al casello di Ancona, all’Ascoli per presentarsi carico al derby contro la formazione dorica allenata da Cornacchini. Il Picchio, infatti, ha perso l’atteso derby del Del Conero, pur giocando per un tempo in superiorità numerica. Alla fine, i troppi errori commessi dalla truppa bianconera sono costati cari, con la delusione che a fine partita era palpabile sul volto di mister Petrone. Dopo la pausa natalizia, adesso, l’Ascoli tornerà in campo il 6 gennaio alle 15, quando al Del Duca arriverà il Teramo secondo in classifica, contro il quale non si potrà affatto sbagliare.

LE FORMAZIONI – Petrone, nonostante le buone indicazioni arrivate alla vigilia, non recupera Pirrone e inserisce al suo posto Gualdi affianco ad Addae. L’unica punta è Perez, con il trio di trequartisti formato da capitan Berrettoni, Chiricò e Mustacchio, mentre Altinier si accomoda in panchina. In difesa, al posto dello squalificato Mengoni, gioca Mori vicino a Pelagatti, con Avogadri a destra e Dell’Orco a sinistra. Per quanto riguarda l’Ancona, invece, Cornacchini punta sul tridente composto dal capitano Bondi, da Tavares e da Tulli, con Paponi indisponibile. In porta, invece, gioca il 37enne Aprea, che vanta diverse presenze con le maglia dell’Ascoli nella stagione 1995/1996 in serie C.

PRIMO TEMPO EMOZIONANTE – La gara comincia subito all’insegna delle emozioni, ma anche del nervosismo, con diversi interventi al limite del regolamento. La prima opportunità, al 15′, capita sui piedi di Berrettoni, con la sua punizione che però termina a lato. Poco dopo, i padroni di casa rispondono con il colpo di testa di Dierna, sugli sviluppi di un corner, che non impensierisce Lanni. Al 36′, però, l’Ancona sblocca il punteggio: Mori, per anticipare Tavares su un cross proveniente dalla destra, beffa il proprio portiere sul primo palo e regala il gol ai dorici con un intervento abbastanza goffo. Nel recupero, poi, proprio all’ultima azione di gioco, il Picchio pareggia con una favolosa sforbiciata di Berrettoni, dopo la respinta di Aprea su un tiro ravvicinato di Chiricò. Il portiere dell’Ancona protesta per un presunto fuorigioco e viene espulso, con Cornacchini che nell’intervallo inserisce allora il giovane Lori al posto di Di Ceglie.

LA RIPRESA – Nel secondo tempo, l’Ascoli non sfrutta la superiorità numerica e al 6′ l’Ancona torna in vantaggio: è Tulli, questa volta, a superare Lanni con un destro preciso e chirurgico, dopo essere stato servito direttamente dall’appoggio sbagliato di Chiricò. Petrone, poi, manda in campo anche Altinier, Bangal e Carpani, ma l’Ancona si difende bene e non regala nulla ai bianconeri. L’opportunità più nitida per il pareggio, però, arriva solamente al 40′, ma Mustacchio, a tu per tu con il portiere, decide di salvare l’accorrente Altinier, con l’attaccante che perde l’attimo e, con la difesa che nel frattempo si è risistemata, calcia alto con una rovesciata. In contropiede, infine, nel recupero, l’Ancona si guadagna anche un calcio di rigore con Cognigni, atterrato da Lanni in uscita, ma dal dischetto l’attaccante dorico si fa ipnotizzare dal portiere ascolano e fallisce il 3-1.

SPOGLIATOI – Amareggiato, capitan Berrettoni, al termine della partita. “Siamo molto rammaricati per come è andato questo derby, al quale tenevamo moltissimo – ha spiegato l’attaccante bianconero – Ci siamo fatti i due gol da soli e nel secondo tempo non siamo riusciti a rimontare l’Ancona, che si è chiusa molto bene. Ci dispiace per la nostra gente, con i tanti tifosi che ci hanno accompagnati fino ad Ancona, ma sono convinto che ci riscatteremo presto, già a cominciare dalla prossima partita contro il Teramo”.

 

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