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RIPATRANSONE – Prende avvio in questi giorni, presso la fondazione Istituti Riuniti Cardarelli, il primo stralcio di ristrutturazione del nuovo centro realizzato per le persone con disabilità. Al suo interno è possibile svolgere attività ludico-motorie e riabilitative grazie anche a una piscina in cui si terranno le lezioni dell’AIIEN, associazione Italiana Idroterapisti e Educatori Neonatali. Il merito della realizzazione di tale opera all’interno dell’Istituto Cardarelli è dovuto alla volontà di Paolo Barbizzi, segretario della fondazione che si è sempre prodigato a favore dello sviluppo di iniziative per persone con disabilità.

In questo fine settimana sono presenti in Istituto dieci professionisti provenienti da Sardegna, Sicilia, Puglia, Lazio, Abruzzo e Marche e un medico ricercatore della Sapienza per concludere un ciclo di alta formazione svoltosi a Roma a Dicembre 2013. La presenza di un centro di ricerca dell’AIIEN vuol dire portare nel Comune di Ripatransone l’attenzione di medici, terapisti e ricercatori di varie università italiane che monitoreranno il lavoro svolto da idroterapisti ed educatori neonatali su bambini con patologie neuromotorie. Le ricerche iniziate quattro anni fa da Mirco Fava e Luca Labianca hanno già raggiunto confini internazionali: sono state presentate all’Annual Meeting dell’America Academy of Orthopaedic Surgeon tenutosi a New Orleans a febbraio 2014 e nel giugno scorso al World Congress dell’International Society of Physical and Rehabilitation Medicine tenutosi a Cancun. Attualmente AIIEN gestisce tre centri di ricerca in Italia, oltre alle Marche sono presenti a Roma presso il Salario Sport Village e a Catania presso il centro Roga.

L’AIIEN – Nasce dalle esperienze riabilitative in acqua sviluppate dall’I.RI.Fo.R. di Ascoli Piceno in quasi quattordici anni di attività e grazie all’impegno e alla determinazione del cav. Adoriano Corradetti presidente dell’Unione Italiana Ciechi di Ascoli Piceno, oltre alla professionalità di Mirco Fava che negli anni ha sviluppato il metodo I.Po.P. Idrostimolazione Polisensoriale Psicomotoria, oggi insegnato attraverso un laboratorio pratico al corso di Fisioterapia dell’Università La Sapienza di Roma. Il metodo attualmente è stato acquisito dall’I.Ri.Fo.R. Nazionale di Roma che ne detiene l’esclusiva e si occupa della divulgazione in tutta Italia.

COME FUNZIONA – Tutti i bambini con disabilità che vengono inseriti nei protocolli di ricerca sono classificati con appositi strumenti e registrati su un portale di riabilitazione nazionale realizzato con il contributo dell’I.Ri.Fo.R., in cui i genitori attraverso apposite password possono monitorare costantemente il processo riabilitativo del proprio figlio e oggettivare i risultati ottenuti. Tali dati vengono organizzati ed elaborati da un comitato scientifico composto dai prof. Serco Z. Scalinci, oculista, ricercatore e docente all’università di Bologna, dal dott. Luca Labianca (presidente del comitato scientifico) ortopedico e medico dello sport, assegnatario di ricerca presso l’università La Sapienza di Roma Ospedale Sant’Andrea, e dal prof. Mario Castagnini neurologo esperto nella riabilitazione neonatale, di fama internazionale.

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