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ASCOLI PICENO – La giunta comunale ha deliberato la riapertura del forno crematorio di Borgo Solestà, inattivo dal 2013. A seguito dei lavori di manutenzione straordinaria, resisi necessari a seguito della chiusura disposta per motivi precauzionali, il sindaco Guido Castelli, preso atto dell’esito positivo del collaudo effettuato lo scorso ottobre e delle analisi delle emissioni campionate nell’impianto, ha disposto il riavvio delle attività.

LA VICENDA – Nella primavera del 2013 alcuni cittadini residenti nel quartiere di Monterocco avevano portato avanti una protesta a causa dell’eccessiva vicinanza alle abitazioni del forno, con la motivazione che il fumo nuocesse alla salute. Cinquanta famiglie, poi, si erano rivolte alla magistratura depositando un esposto in procura in cui si chiedeva la chiusura dell’impianto inaugurato pochi anni prima. Tutte le cremazioni erano state spostate successivamente nel cimitero di San Benedetto del Tronto.

La giunta oggi decide per la nuova riapertura con i necessari accorgimenti. Infatti, dall’amministrazione fanno sapere che “è necessario ed opportuno regolamentare le modalità di funzionamento dell’impianto con criterio di assoluta chiarezza e trasparenza, al fine di permettere controlli settimanali e trimestrali a livello amministrativo e tecnico, nonché approvare alcune prescrizioni che possano anch’esse dare maggiore garanzia ai residenti della zona che hanno manifestato perplessità e timori sul funzionamento dell’impianto crematorio (richiedendone la chiusura o, in alternativa, la delocalizzazione)”.

LE NUOVE DISPOSIZIONI – Il funzionamento del forno, in particolare, dovrà attenersi alle seguenti disposizioni e prescrizioni: l’impianto sarà operativo dal mese di novembre al mese di febbraio nelle giornate dal lunedì al venerdì non ricadenti nelle festività; dal mese di marzo al mese di ottobre nelle giornate dal lunedì al giovedì non ricadenti nelle festività; l’orario giornaliero di funzionamento è fissato dalle 9.30 (accensione dell’impianto) alle 17.30 (termine dell’ultima cremazione); nella fascia oraria di funzionamento dell’impianto di cui al precedente punto potranno essere espletate un numero massimo di quattro cremazioni. Qualora nel programma di cremazione giornaliero sia presente anche uno o più resti mortali da cremare, il numero di cremazioni consentite giornaliere potrà raggiungere il numero di cinque unità; l’attività del gestore dell’impianto dovrà essere settimanalmente monitorata dai servizi cimiteriali cui è demandato il controllo amministrativo del rispetto di quanto indicato nei punti precedenti.

La giunta si è altresì impegnata a valutare la possibilità di una delocalizzazione dell’impianto in un’altra area.

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