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SAN BENEDETTO – Ha del clamoroso quanto accaduto a San Benedetto del Tronto lo scorso sabato. Un uomo – dopo aver perso del denaro alle macchinette del videopoker – ha finto una rapina per provare a riavere indietro i soldi dilapidati. Ma è stato tutto inutile.

LA TATTICA – Aveva perso non pochi soldi al videopoker un 40enne di origine pugliese che vive a San Benedetto del Tronto. Così – per nascondere il vizio del gioco e provare a riavere i soldi perduti – si è totalmente inventato una rapina. L’uomo si è presentato al pronto soccorso con evidenti graffi e ferite ancora sanguinanti in volto. Subito medicato, ha raccontato agli infermieri di essere stato aggredito e rapinato da due tunisini in via Calatafimi. Quando all’ospedale sono giunti i Carabinieri per stilare il verbale, l’uomo ha continuato con la propria messa in scena affermando di essere anche stato minacciato con un coltello.

LA SCOPERTA DEL BLUFF – I medici però hanno avvertito i Carabinieri che le ferite riportate dal 40enne non sembravano essere state causate da quel tipo di arma. Gli agenti hanno inoltre constatato che l’uomo in quella zona non avrebbe dovuto esserci per rispettare il foglio di via obbligatorio legato ad alcuni reati commessi in passato. Messo alle strette, l’uomo ha rivelato il bluff. Aveva perso il denaro al videopoker e non aveva il coraggio di tornare a casa senza una scusa valida per aver sperperato tutti quei soldi. Il 40enne ha allora accompagnato i Carabinieri nel luogo in cui aveva architettato il piano: qui gli agenti hanno rinvenuto il suo portafoglio e la bottiglia di vetro con la quale si era procurato le ferite. E’ stato denunciato per simulazione di reato e per inosservanza del provvedimento cui era soggetto.

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