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ANCONA – Oggi si saprà se le primarie saranno la scelta condivisa da tutto il partito. L’assemblea regionale tornerà a riunirsi per stabilirne la data – quasi sicuramente il 22 febbraio – e si definiranno i primi nomi dei candidati per la sfida interna al centrosinistra marchigiano. Entro il 31 gennaio, poi, chi correrà per le primarie dovrà presentare 2000 firme oppure il 35% delle stesse tra i membri dell’assemblea regionale. Queste le condizioni per partecipare alla competizione che decreterà il candidato governatore della Regione alle prossime elezioni regionali. Sembrerebbe confermata, inoltre, l’esclusione del gruppo Marche2020 dell’attuale presidente Spacca. Le primarie saranno di coalizione e probabilmente conteranno sulla presenza di Udc, Psi, Idv, che dovranno autoregolamentarsi.
Il segretario regionale Francesco Comi aveva sperato fino all’ultimo in una candidatura unitaria, ma la strada verso le primarie sembra ormai l’unica praticabile. Ci sono già i primi nomi dei contendenti: Luca Ceriscioli, vice segretario del Pd delle Marche, e Pietro Marcolini, attuale assessore regionale al Bilancio e alla Cultura.

LUCA CERISCIOLI – Quarantotto anni, ex sindaco di Pesaro, è un insegnante di matematica, nome storico prima del Pds e poi dei Ds. È per ora appoggiato da Emanuele Lodolini, Valerio Lucciarini, Sara Giannini, Paolo Petrini, Matteo Ricci. Tutti nomi importanti all’interno del partito democratico.
Nella conferenza stampa che ha convocato per ufficializzare la sua candidatura, Ceriscioli ha fatto riferimento alla sua esperienza da sindaco, dichiarando di pensare a un governo della Regione che non può prescindere dal coinvolgimento di “sindaci e amministratori locali, in un percorso che obblighi il governo regionale a dialogare con il governo dei territori”. Ancora nessuna anticipazione sul programma, ma sicuramente il candidato alle primarie si ispirerà all’esperienza di governo della sua città, Pesaro, in cui pose grande attenzione alle scelte ambientali e di sviluppo sostenibile.

PIETRO MARCOLINI – In fermento anche il gruppo che si è formato intorno alla figura di Pietro Marcolini, per due legislature assessore della giunta Spacca. Se l’assemblea regionale non dovesse convergere in modo unitario sulla sua candidatura, Marcolini sarebbe l’altro nome in corsa per le primarie. Maceratese, sessantadue anni, laurea in Scienze Politiche, esperto di economia, è professore universitario. Il Comitato che lo sostiene è già al lavoro e nella sua nota si legge: “Nell’affollato incontro, unanime ed entusiasta è stata la condivisione della candidatura di Marcolini da parte dei presenti; la sua candidatura esprime autorevolezza, competenza, esperienza ed affidabilità. È garanzia di capacità, di risposte e soluzioni concrete e adeguate per le famiglie e le imprese marchigiane in un momento di grave crisi economica e sociale”.
Tra i suoi sostenitori si leggono i nomi di Alessia Morani, Irene Manzi, Mario Morgoni, Piergiorgio Carrescia, Marco Luchetti, Almerino Mezzolani, Antonio Canzian, Gianluca Busilacchi, Paolo Perazzoli, Rosalba Ortenzi.

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