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LE MARCHE – Fallita la convergenza unitaria su Camilla Fabbri, si apre definitivamente la strada delle primarie, che saranno di coalizione. La compagine politica intorno al Pd deve ancora assumere una configurazione chiara, e l’unica certezza sembra essere l’esclusione di Marche2020. Ieri sera, durante i lavori dell’assemblea regionale del partito, il segretario regionale Francesco Comi ha parlato di queste primarie come “un’occasione di rilancio dell’iniziativa politica e programmatica regionale”.

I CANDIDATI – Confermati per ora i nomi di Luca Ceriscioli e Pietro Marcolini, ma non si esclude che già nei prossimi giorni esca fuori il nome di un terzo candidato interno al partito. Primarie che si terranno non più il 22 febbraio, ma il 1° marzo, come richiesto da alcuni membri dell’assemblea.
Quindi, tutti d’accordo sulla sfida delle primarie, che nelle intenzioni rappresenteranno una competizione leale tra i candidati: “chi perde sostiene chi vince – ha sottolineato Comi -. Luca e Pietro sono figure entrambe di prestigio, degne di stima e rispetto e quando parlano devono ricordarsi che rappresentano tutto il partito”.

QUALE COALIZIONE? – Si aspettano ora conferme dagli alleati di coalizione. Comi ha aperto a Udc, Psi, Cd, Idv, Verdi, Ppi, ma proprio dall’Udc è arrivato uno stop inaspettato del Nazionale. In una nota ribadisce che non è stata ancora presa in considerazione la linea delle primarie e che prima del mese di febbraio non si potranno dare risposte certe. Intanto domani si riunisce la direzione regionale del partito democratico ed inizierà ufficialmente il percorso che si concluderà a marzo.

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