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Il mercato “di riparazione” chiuderà ufficialmente lunedì  febbraio, ma l’Ascoli Picchio ha già piazzato un nuovo colpo. Dopo gli arrivi di Nardini, Tripoli e Grassi, infatti, il direttore generale Gianni Lovato e il presidente Francesco Bellini si sono assicurati anche il giovane Daniele Altobelli, centrocampista nato nel 1993 a Terracina e proveniente dal Frosinone.

IL COGNOME NON INGANNI – Il cognome del nuovo acquisto bianconero, però, non deve ingannare. Non si tratta, infatti, del figlio di “Spillo Altobelli“, campione del mondo nel 1982 con la nazionale italiana di Bearzot e storico attaccante di Latina, Brescia, Inter e Juventus. Daniele, però, ha ugualmente tutte le carte in regola per ritagliarsi un posto importante e per far compiere al Picchio il salto di qualità. Alto 1,88 metri e 83 chilogrammi di peso, il centrocampista si è sottoposto oggi pomeriggio alle visite mediche e sarà a disposizione del mister Mario Petrone già per la trasferta di lunedì sera, alle 20.45, in casa del San Marino, in quello che sarà un vero e proprio testacoda, visto che gli avversari dell’Ascoli occupano l’ultimo posto in classifica, in quanto nel turno scorso sono stati scavalcati dalla Pro Piacenza.

LA CARRIERA – Il fatto che Altobelli rappresenti un rinforzo decisamente importante per la società bianconera, lo dimostrano le otto presenze collezionate in questa prima parte di stagione in serie B, ovviamente con la maglia del Frosinone. Il centrocampista ha militato nella formazione ciociara anche nella stagione precedente, nel 2013/2014 in serie C1, totalizzando 24 “gettoni” e mettendo a segno anche tre gol. Nel 2012/2013, invece, le sue presenze furono solamente tre. Dunque, un acquisto importante per il centrocampo dell’Ascoli, visto che Petrone fino ad ora non aveva avuto giocatori con le caratteristiche di Altobelli: un mediano tutta grinta, corsa e cuore.

MARGARITA SALUTA – Per un calciatore che arriva, spesso, ce n’è sempre uno che parte. A salutare la società di corso Vittorio Emanuele, infatti, è Salvatore Margarita, Fino ad oggi, infatti, il centrocampista nato a Maddaloni ma cresciuto nel settore giovanile bianconero, è sceso in campo solamente una volta e non ha mai avuto una grande considerazione da parte di Petrone. La sua cessione, peraltro, è avvenuta a titolo definitivo, con la società dell’Ascoli Picchio che ha comunque fatto a Sasà i migliori auguri per il prosieguo della sua carriera. Intanto, nei prossimi giorni non sono da escludere altre cessioni, con Ruggiero e Giovannini sul piede di partenza.

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