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ASCOLI PICENO – Uno dei temi particolarmente cari al sindaco Guido Castelli nella seduta del consiglio comunale sull’approvazione del bilancio previsionale è stato quello relativo ai rifiuti e alla sesta vasca di Relluce. “Ascoli brilla per la Tari tra le più basse d’Italia, ma rischia di veder raddoppiare le tariffe se la sesta vasca di Relluce sarà bloccata”, ha detto senza mezzi termini il primo cittadino. “Per sei mesi i nostri rifiuti finiranno in un sito di proprietà privata. Ma ora sono preoccupato del fatto che Luciano Agostini ha già dichiarato che la sesta vasca non si farà, nonostante il procedimento amministrativo sia ancora in corso. Come fa a saperlo? Fra sei mesi potremmo essere nella condizione di registrare aumenti tariffari parossistici a danno dei cittadini”.

LA TARI E LA SESTA VASCA – “La tassa comunale che può interferire sul sistema economico e distributivo è la Tari. Per questo rischiamo che aumentino i costi di tutti nel caso in cui la sesta vasca non si faccia. Questa è la sola alternativa sul campo, dobbiamo capire con chiarezza se esistono altre strategie. Se qualcuno non è d’accordo con il controllo pubblico dei rifiuti deve dirlo e spiegare perché. Se la discarica di Relluce non riprendesse il suo corso naturale potrebbero esserci dei dissesti finanziari seri”. Il Pd ha replicato a Castelli che in tema di rifiuti, lo smaltimento e i siti dedicati ad esso non possono essere gli unici argomenti di cui discutere, ma che dovrebbe esserci una serie riflessione sulle politiche che riguardano i rifiuti e l’ambiente.

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