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Dopo l’interrogazione parlamentare sul caso Prysmian, i deputati marchigiani Luciano Agostini e Lara Ricciatti inviano una lettera al presidente del Consiglio Matteo Renzi e alla ministra dello Sviluppo Economico Federica Guidi.

LA LETTERA – “Il gruppo Prysmian è una realtà multinazionale che opera nel settore dei cavi e sistemi per l’energia e le telecomunicazioni, presente in 50 paesi con 91 stabilimenti e circa 19 mila dipendenti. In Italia Prysmian produce negli stabilimenti di Merlino (Lodi), Giovinazzo (Bari), Pi-gnataro Maggiore (Caserta), Livorno, Ascoli Piceno, Origgio (Varese), Quattordio (Alessandria), Arco Felice (Napoli) e Battipaglia (Salerno). Il 27 febbraio 2015 è stata resa nota la volontà della società di chiudere lo stabilimento sito alle porte di Ascoli Piceno, mettendo a rischio il posto di lavoro dei 120 addetti. Ella è di certo a conoscenza della grave situazione occupazionale che colpisce il territorio ascolano, già duramente colpito nel tessuto produttivo dalla persistente crisi economica. La paventata chiusura dello stabilimento Prysmian sarebbe, di conseguenza, l’ennesimo colpo inferto ad un territorio che presenta già criticità elevate. Tale perdurante situazione creerebbe una preoccupante insostenibilità sociale, tale da mettere a re-pentaglio la coesione sociale e l’ordine pubblico. Per le ragioni sin qui esposte sollecitiamo la celere apertura di un tavolo presso il Ministero dello Sviluppo economico, tra vertici dell’azienda, rappresentanze delle organizzazioni sindacali e delle istituzioni del territorio, al fine di individuare una soluzione per la permanenza del sito produttivo suddetto”.

LE DICHIARAZIONI DI LUCCIARINI – Anche il presidente dell’Unione dei Comuni della Vallata interviene sulla vicenda Prysmian, definendola paradossale.
“È una situazione inaccettabile – commenta Lucciarini – soprattutto per quella che si pensava essere un’azienda leader nel proprio campo, da oltre 40 anni. In più il fatto risulta addirittura paradossale, se si pensa ai consistenti finanziamenti pubblici, anche a fondo perduto, che la Prysmian ha ottenuto negli anni, proprio per creare e mantenere posti di lavoro”.
Per il presidente dell’Unione, questo è l’ennesimo colpo che subisce un territorio, già provato pesantemente dalla crisi industriale, e con situazioni di disagio in aumento.
“Vista la valenza internazionale dell’azienda – continua Lucciarini – è fondamentale che intervenga il Governo, anche a futura garanzia degli altri siti italiani della Prysmian. Auspichiamo, inoltre, la veloce apertura del tavolo istituzionale e di confronto tra le parti e che grazie all’intervento del Ministero dello Sviluppo Economico si possa concretizzare un piano industriale per i prossimi anni”.
A nome di tutti i sindaci dell’Unione, Lucciarini esprime la sua vicinanza agli operai che continuano a presidiare la Prysmian e alle loro famiglie.

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