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ASCOLI PICENO – Geta per alcuni mesi, mentre si rimane in attesa di soluzioni. L’emergenza rifiuti nel Piceno non ha ancora imboccato la strada risolutiva e il presidente Paolo D’Erasmo sta cercando di capire quale sia la decisione migliore in collaborazione con l’Ata, l’assemblea dei sindaci. Per ora è stata emessa una nuova ordinanza, in attesa di redigere il Piano d’Ambito.

L’ORDINANZA – L’atto, che disciplina lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani presso la discarica Geta sita in località Alto Bretta nel Comune di Ascoli Piceno, prevede tra l’altro di suddividere equamente sulla rete viaria provinciale i percorsi e il numero complessivo dei viaggi giornalieri stabiliti per il trasporto dei rifiuti dall’impianto di trattamento di Relluce alla Geta. L’ordinanza recepisce pienamente l’indirizzo del Comitato di Coordinamento dei sindaci che, nella seduta del 10 marzo scorso, dopo un’accurata valutazione delle soluzioni proposte, ha fatto proprio il principio della condivisione dei disagi subiti dai diversi territori ed ha dato mandato al Servizio Viabilità della Provincia di individuare puntualmente, in collaborazione con i soggetti interessati, le soluzioni più idonee “ad indurre il minor impatto sia sulla viabilità esistente che sulla popolazione residente”.

LA NUOVA VIABILITÀ – Gli automezzi adibiti al trasporto dei rifiuti urbani dall’impianto di trattamento di Relluce alla discarica Geta (e ritorno) dovranno suddividere equamente i viaggi giornalieri previsti tra i seguenti tragitti stradali:

a) Andata: Relluce (impianto TMB) – strada comunale – S.P. 235 Salaria – S.P. 4 Appignano – S.P. 191 Valle Orta – S.P. 4 Appignano – S.P. 73 Ripaberarda – S.P. 161 Valle Senzana.
Ritorno: S.P. 161 Valle Senzana – S.P. 73 Ripaberarda – S.P. 4 Appignano – S.P. 235 Salaria – strada comunale – TMB;
b) Andata: Relluce (Impianto TMB) – strada comunale – S.P. 235 Salaria – SC Salaria inferiore – via Tolignano – S.P. 161 Valle Senzana;
Ritorno: percorso a ritroso
c) Andata: Relluce (impianto TMB) – strada comunale – S.P. 235 Salaria – Asse Attrezzato – raccordo autostradale 11 (Ascoli Mare – uscita Rosara) – S.P. 235 Salaria – via Tolignano – S.P. 161 Valle Senzana.
Ritorno: percorso a ritroso.

“Le soluzioni adottate – sottolinea il presidente D’Erasmo – tengono conto delle istanze e delle richieste dei sindaci, dei cittadini e delle comunità interessate, distribuendo in maniera equa i viaggi dei mezzi impiegati su tre direttrici ed evitando di attraversare il centro abitato di Poggio di Bretta. Oltre a superare la gestione dell’emergenza – aggiunge D’Erasmo – saremo chiamati in questi mesi ad approfondire la problematica dello smaltimento dei rifiuti, puntando con decisione non solo ad incrementare la raccolta differenziata ma anche a valutare, dati alla mano, una programmazione futura che contempli ogni possibile modalità di gestione dei rifiuti nel medio e lungo termine prendendo in considerazione i parametri ambientali, economici e sociali compresa anche la possibilità di trasferire i rifiuti fuori Regione”.

LE REAZIONI POLITICHE – Non tutti, però, sono ancora convinti della soluzione. Maria Chiara Martini e Laura Trontini temono che la frazione di Poggio di Bretta possa essere coinvolta in futuro dal transito dei rifiuti e hanno così presentato un’interrogazione al sindaco Guido Castelli, in cui si legge: “la frazione di Poggio di Bretta ha un’unica strada, la provinciale 73, che attraversa l’intero centro abitato, a ridosso della stessa ci sono numerosi accessi ad abitazioni e scuole”. I dubbi delle due consigliere si basano su alcune dichiarazioni della sindaca di Appignano del tronto, Maria Nazzarena Agostini, a cui ricordano che si è costituito un comitato di protesta contro la scelta di “far transitare mezzi di trasporto rifiuti nel centro abitato”. Fanno inoltre notare che “il sindaco di Appignano ha fatto una proposta di viabilità da Relluce a Geta che coinvolge il passaggio nel cuore del paese di Poggio di Bretta, mettendo a grave rischio lo stato di sicurezza degli abitanti”. In attesa della decisione del Comitato ristretto, che ha rimandato la decisione al settore Viabilità della Provincia, Martini e Trontini interrogano il sindaco e la sua giunta per sapere “quali azioni vogliono mettere in atto e se intendono sollecitare la Provincia ad evitare scelte che potrebbero avere ripercussioni gravi su Poggio di Bretta”.

LA PROTESTA DI FIORAVANTI – Il presidente del Consiglio Comunale di Ascoli Piceno ha organizzato invece una manifestazione di protesta, prevista per lunedì 16 marzo alle 17, sotto lo slogan “Monticelli non si tocca” e con le seguenti motivazioni: “invitiamo tutti i cittadini ascolani a manifestare e bloccare la strada a Croce di Tolignano per dire no al passaggio dei camion dei rifiuti e per dire no alle proposte scellerate e presuntuose del sindaco di Appignano e della Provincia di Ascoli Piceno, che stanno portando avanti un progetto di indebolimento del capoluogo ascolano per interesse di pochi e che porta un elevato aumento delle imposte”.

 

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