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ASCOLI PICENO – Nella mattinata di oggi, nella sala dei gruppi consiliari del Comune di Ascoli Piceno, si è tenuta una riunione in merito al piano industriale proposto da Poste Italiane che prevede la chiusura di 455 sportelli e la razionalizzazione di altri 608 uffici in Italia. Nel Piceno è prevista la chiusura delle filiali di Venagrande, Colli del Tronto e Monsampolo, mentre sarà ridotto l’orario negli sportelli di Poggio di Bretta, Montemonaco, Monteprandone e Ripaberarda.
Al tavolo, convocato dal coordinatore dei Consigli Comunali Anci Marche Marco Fioravanti, hanno partecipato i consiglieri comunali di Ascoli Piceno Marco Cardinelli, Laura Trontini, Maria Chiara Martini, il sindaco di Monsampolo Pierluigi Caioni ed il presidente del Consiglio Eugenio Novelli, l’assessore all’Ambiente e Territorio del Comune di Colli del Tronto Lucia Cori e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Claudio Felicetti CGIL, Dario Riccetti CISL, Vincenzo Valerio CISAL.

LA PROPOSTA – Si è elaborato un documento con una linea chiara del territorio, dando mandato alla delegazione Anci Marche di incontrare nella sede di Poste Italiane Marche, in Ancona, i vertici regionali, per portare una posizione che faccia rispettare la sentenza n. 1262 del Consiglio di Stato dell’11 Marzo 2015, che riconosce l’impossibilità di chiudere un ufficio postale se non vengono rispettate le distanze in rapporto alla popolazione e se la scelta non viene adeguatamente motivata in relazione ai disagi che arreca.

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