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LE MARCHE – Nella nostra Regione l’impresa è sempre più giovane. Oltre un terzo delle 9.938 aziende nate nel 2014, è guidata da imprenditori con meno di 35 anni. Non solo. Mentre il sistema produttivo marchigiano lo scorso anno ha perso 1.195 imprese, quelle under 35 sono aumentate di 1.458 unità. La fotografia delle nuove imprese marchigiane è stata presentata ad Ancona, presso il Parlamentino della Camera di Commercio, da Unioncamere e Università Politecnica delle Marche. “Evoluzioni e prospettive di sviluppo delle imprese giovanili delle Marche” è il titolo del volume ed è stato realizzato dal Pro-Rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori in collaborazione con i ricercatori Paola Palanga e Valerio Temperini. La ricerca vuole essere il punto di partenza di un percorso finalizzato a promuovere e sostenere l’imprenditorialità giovanile, le nuove imprese e la successione generazionale nelle imprese marchigiane.“Il futuro dell’economia marchigiana – ha affermato Graziano Di Battista presidente Unioncamere Marche – cammina sulle gambe dei giovani. Il sistema camerale regionale, consapevole di questo, mette a disposizione gli Sportelli dell’imprenditorialità giovanile presso le Camere di commercio, un servizio dedicato a quanti vogliono creare una nuova impresa. In particolare, le Camere di Commercio offrono ai giovani servizi di orientamento, formazione, assistenza, accompagnamento e supporto per l’accesso a strumenti di credito e agli incentivi pubblici per valorizzare le opportunità legate alle attività imprenditoriali giovanili”.

I DATI – Secondo le stime di Unioncamere sono almeno 2.500 i giovani potenziali imprenditori marchigiani tra i 18 ed i 34 anni che sono pronti ad avviare una loro attività ma che, per mancanza di mezzi finanziari o per le difficoltà connesse alla fase di start up (difficoltà burocratiche, poca conoscenza dei mercati ecc) rinunciano al proprio proposito. Aiutandole a realizzare il loro proposito, si favorirebbe anche la creazione di 8 mila nuovi posti di lavoro. Lo scorso anno nelle Marche sono stati 3.013 i giovani under 35 che hanno deciso di avviare un’attività imprenditoriale. Un numero nettamente superiore ai 1.555 giovani imprenditori che hanno gettato la spugna per le difficoltà incontrate sui mercati, per il credito negato e per l’eccessiva pressione fiscale. Aiutare le imprese giovanili a consolidare la loro presenza, secondo Unioncamere Marche, deve essere l’obiettivo delle istituzioni pubbliche, visto che il 40 per cento delle neo imprese non supera i tre anni di vita. Commercio (606 neoimprese), costruzioni (325), manifatturiero (206) sono i settori preferiti. Bene anche i servizi di alloggio e ristorazione (197) e le attività finanziarie e assicurative (scelte da 134 neoimprenditori under 35). Complessivamente le imprese under 35 nelle Marche sono 16.029 su un totale di 174.093 aziende, pari al 9,2 per cento. Un ruolo importante lo hanno anche i giovani imprenditori stranieri che sono il 18 per cento del totale. Attività preferite dai giovani imprenditori marchigiani sono quelle commerciali, edili, di alloggio e ristorazione, manifatturiere e agricole. La forma giuridica più diffusa è quella della ditta individuale, scelta da quasi 12 mila imprese ma sono in decisa crescita anche le società di capitali, preferite da quasi 2 mila giovani. Le start up sono 130.

“Specialmente negli ultimi anni – ha dichiarato il prorettore dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori – è in crescita la tendenza dei giovani imprenditori a scegliere forme societarie più strutturate per affrontare le difficoltà del mercato. Quelle con maggiori chance di intercettare gli incentivi e di attrarre nuovi investitori”.

Guardando al territorio marchigiano, il maggior numero di imprese giovanili si trova nella provincia di Ancona (4.378), seguita da Macerata (3.926), Pesaro Urbino (3.486), Ascoli Piceno (2.241) e Fermo (1.998). Ma non ci sono solo i giovani titolari d’impresa. Secondo lo studio di Università Politecnica delle Marche e Unioncamere, nelle imprese marchigiane sono presenti 10.226 soci di capitale con meno di 35 anni. Altri 8.174 giovani sono soci in azienda e 9.717 fanno gli amministratori di società. Altre cariche societarie sono ricoperte da 1.950 giovani. Complessivamente i marchigiani under 35 impegnati come titolari d’impresa o con altre funzioni direttive sono 46.096, pari al 17,7 dei 275.204 giovani residenti nella regione.

COSA CHIEDONO I GIOVANI IMPRENDITORI – Oltre i numeri. Il volume “Evoluzione e prospettive di sviluppo delle imprese giovanili delle Marche”, curato da Gian Luca Gregori, Paola Palanga e Valerio Temperini, analizza anche le caratteristiche dei giovani imprenditori, gli ostacoli incontrati nell’intraprendere l’attività imprenditoriale, il rapporto con il territorio e il ruolo dell’operatore pubblico. Una ricerca qualitativa basata su interviste ad un consistente campione di imprese giovanili, in un “viaggio” attraverso le Marche, da Pesaro ad Ascoli Piceno, passando per Ancona, Macerata e Fermo. In questo percorso, tra i giovani che hanno avviato una nuova impresa e quelli che sono subentrati in quella di famiglia, una difficoltà denunciata da tutti, è quella dell’accesso al credito. Un problema dovuto non solo alla stretta creditizia negli anni della crisi ma anche alla limitata fiducia che istituti bancari hanno nei confronti di un giovane che vorrebbe intraprendere un’iniziativa imprenditoriale o effettuare degli investimenti. Un altro aspetto problematico emerso nel “viaggio” tra i giovani imprenditori è stato quello dell’eccessiva burocrazia, che determina allungamento dei tempi e maggiori costi per avviare una nuova impresa o per effettuare investimenti. Inoltre l’imposizione fiscale: soprattutto nella fase di avvio dell’impresa gli adempimenti fiscali e previdenziali assorbono importanti risorse economiche, limitando le attività dei giovani. Dagli imprenditori under 35 è poi emerso un fabbisogno di competenze connesso alla gestione d’impresa ed è stata sottolineata l’importanza di promuovere la pianificazione delle successioni nelle aziende familiari. Nel “viaggio” tra le imprese under 35 marchigiane, è emerso un ruolo crescente dei giovani in azienda per stimolare l’innovazione, per favorire i processi di internazionalizzazione delle imprese e la loro espansione sui mercati esteri. Inoltre i giovani hanno dimostrato una maggior propensione all’aggregazione e alle reti d’impresa. “I giovani intervistati” ha sostenuto Valerio Temperini “hanno auspicato un maggior ruolo dell’operatore pubblico per quanto riguarda il sostegno finanziario e le agevolazioni fiscali durante i primi anni di attività dell’impresa, per aiutarli a consolidare l’azienda, visto che il 40 per cento delle nuove imprese cessa l’attività entro i primi tre anni di vita”. Viene poi rilevata la necessità di avere assistenza per quanto riguarda la creazione e la valutazione dei modelli di businnes. Infine i giovani hanno manifestato l’esigenza di sostenere e accrescere i processi formativi e di migliorare i servizi all’impresa, in particolare per supportare le piccole e medie imprese nella conquista dei mercati esteri.

Clicca sulle immagini per leggere i dati relative alle imprese under 35.

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