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La Pasqua è preceduta dalla tradizionale processione del Cristo Morto. Tra le più antiche, ci sono quella di Paggese e Monsampolo. Domani, venerdì santo, dalle 20.30 si svolgerà nella frazione di Acquasanta Terme la storica rievocazione. La prima edizione moderna della centenaria cerimonia ha avuto luogo nel 1912 per opera del parroco don Pietro Bruni il quale, falegname per hobby, costruì con l’aiuto di artigiani locali la monumentale bara che da allora accoglie, portata a spalla dai confratelli, la statua del Cristo Morto, trovata in chiesa e quindi molto più antica; i paggesani dissero al parroco che la statua veniva portata in processione usando una barella, la stessa usata per portare all’ultima dimora i morti della Parrocchia. Allora i morti si seppellivano entro le 44 tombe incassate nel pavimento in travertino della duecentesca chiesa di San Lorenzo. All’incombenza provvedeva la Confraternita dell’Orazione e Morte che fu aggregata nel 1895 alla Venerabile Arciconfraternita di pari titolo di Roma, con privilegio di tutte le indulgenze concesse alla casa madre dai Sommi Pontefici. La Confraternita è tuttora viva e fiorente insieme all’altra col titolo della Madonna del SS. Rosario. La costituzione di quest’ultima risale addirittura al XVII secolo; agli atti risulta un inventario di beni posseduti datato 1674.

Le due Confraternite dell’Orazione e Morte e del SS. Rosario, ancora oggi molto attive numerose, aprono la processione nell’ordine, i confratelli dietro pesanti croci e le consorelle precedute da artistici stendardi dipinti. Seguono le Confraternite ospiti provenienti dai paesi vicini e poi le catechiste con i fanciulli (una volta chiamati luigini, da S. Luigi), che recano i 15 simboli della Passione di Cristo: i chiodi, il martello, la corona di spine, la tunica e le bambine con bandierine nere su cui spiccano, in argento, le sette parole pronunciate da Gesù sulla croce: “Padre perdona loro. Ho sete. Tutto è compiuto”. La bara del Cristo è portata a spalla dai confratelli di entrambe le compagnie per tutto il lungo percorso che inizia nel centro storico di Paggese, tocca il cimitero e poi la frazione Santa Maria, la lottizzazione Vieli, con ritorno nella piazza antistante l’artistica chiesa di San Lorenzo ove ci sarà l’orazione ufficiale e la benedizione da parte del parroco don Gianfranco Calvaresi.

MONSAMPOLO – Avrà luogo sempre domani, con partenza alle 20.30 dalla chiesa di Maria Santissima Assunta, la secolare processione. Essa si svolge in modo solenne e vi partecipano le cinque Confraternite che ancora oggi, pur non assolvendo a nessuna obbligazione, partecipano allo svolgimento del rito liturgico. Si tratta delle Confraternite della Buona Morte, della Madonna del Rosario, del Nome di Gesù, del SS. Sacramento e dei Servi di Maria o dell’Addolorata. I confratelli indossano tuniche con i colori che li contraddistinguono e portano in processione le insegne, i vessilli, i lampioni e le croci professionali, relativi ai propri ordini, risalenti ai secoli XVII e XVIII. Il tragitto è suggestivamente illuminato da fiaccole e lampioncini di legno coperti ai lati con carta sulla quale sono disegnati i simboli della Passione di Cristo. Sui colli che circondano il paese sono allestite manifestazioni piriche e luminarie raffiguranti croci e altri soggetti sacri.

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