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MATELICA – Almeno quest’oggi a Matelica una reazione c’è stata. La Samb impatta in trasferta con il risultato di 2-2 dopo esser andati sotto di due reti realizzate nel primo tempo da Ambrosini e Mandorino e trovando il pari nella ripresa grazie a Carteri e Padovani. Un pari tutto sommato giusto ma da salvare c’è soltanto l’orgoglio mostrato nel secondo mentre, ancora una volta, assolutamente da dimenticare la giornata della difesa. Una punto che serve comunque a tenere a distanza il Campobasso, lontano sei lunghezze, dal terzo posto mentre la Maceratese vince nel recupero e rimane sempre saldamente al comando.

PRIMO TEMPO SCHOCK – Troppo brutta per essere vera la Sambenedettese della prima frazione. Una squadra totalmente in balia del Matelica che ha dominato il centrocampo e affondato soprattutto sul fronte sinistro di attacco con uno scatenato Jacchetta. Non è quindi casuale che si è andati all’intervallo con i padroni di casa in doppio vantaggio, con prima Ambrosini che ha infilato Fulop da dentro l’area scattando tra l’iimobile difesa rossoblù e poi con una punizione di Mandorino, sulla quale Fulop non è esente da colpe.

RIPRESA ORGOGLIOSA – Tutt’altra musica nella ripresa con i ruoli che si invertono. E’ la Samb infatti a schiacciare il Matelica nella propria metacampo, mettendo quella convinzione mancata nel primo tempo. Lo schema è quello del lungo lancio a cercare Tozzi Borsoi, ma la differenza è che la squadra accompagna l’azione offensiva e così prima Carteri accorcia le distanze e poco dopo è Padovani a siglare il pari con un bel diagonale da poco dentro l’area.

CONFUSIONE PAOLUCCI – Guardando la partita odierno non si può non ripensare alle parole del presidente Moneti al termine della disastrosa sconfitta casalinga col Chieti, dove il patron aveva parlato di una squadra intimorita dalle contestazioni confermando la fiducia all’allenatore per poi pensare al prossimo campionato. L’errore è di fondo. Sfumato il primo posto ci sono ancora i play off che dovrebbero garantire posti in Lega Pro e, anche se sicuramente il cammino non è dei più semplici, la rosa della Samb ha la caratura per poter competere. Il pari di Matelica ha invece ancora una volta evidenziato tutti i limiti di Paolucci sia nel saper motivare la squadra, scesa in campo con un atteggiamento di chi è già in vacanza, sia nel mettere in campo gli undici giocatori. Il passaggio al 4-4-2 non ha dato quella solidità difensiva sperata, togliendo dal fulcro del gioco Napolano che invece è l’unico in grado di accendere la luce. Per pensare alla prossima stagione c’è tutto il tempo, l’obiettivo ora è cercare di trarre il meglio da questa perchè ancora il traguardo dei professionisti è possibile.

MATELICA Spitoni, Girolamini, Corazzi, Borgese, D’Addazio, Cesselon, Moretti, Iotti, Ambrosini, Mandorino, Jacchetta A disp. Passeri, Benedetti, Ranucci, Scotini, Gadda, Lazzoni, Mangiola, Ferretti, Api All. Bartoccetti

SAMBENEDETTESE Fulop, Viti, Baldinini, Franco Borghetti, Fedi, Emili, Carteri, Tozzi Borsoi, Napolano, Padovani A disp. Marani, Botticini, Pepe, Gabrielli, Vallorani, Lobosco, Paulis, D’Angelo, Scarpa All. Paolucci

 

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