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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Quando si parla di rinnovamento e cambiamento occorre metterlo in pratica con azioni solide e comportamenti che siano da esempio per i cittadini, in modo tale da dare un duro colpo alla disaffezione verso la politica che negli ultimi anni ha allontanato molti cittadini dall’interessarsi alla cosa pubblica”. Queste le parole di Fabio Urbinati, candidato consigliere regionale del PD, che nel giorno dell’inaugurazione della sua nuova sede elettorale, in via Risorgimento 40, torna a sottolineare l’importanza della questione morale, tema cardine della sua campagna elettorale: “In questi anni ho sempre chiesto con forza che la Regione abolisse i vitalizi e finalmente ci siamo riusciti, e poi ho voluto dare il buon esempio dimettendomi dalla mia carica di assessore. È giusto affrontare una campagna elettorale senza “paracadute”, senza ricoprire posizioni di rilievo che possano condizionare l’andamento delle elezioni. Io ho avuto questo coraggio, spero che lo facciano anche i miei avversari”. Durante l’incontro Urbinati ha elencato tutti i punti del suo programma elettorale, iniziando da uno dei temi più spinosi, quello del lavoro: “Io rappresento un partito che si è caricato addosso la responsabilità di uscire dalla crisi, e il Governo sta cercando di attuare delle riforme che vadano in questo senso e che nessuno ha fatto negli ultimi 20 anni. Ricordiamoci che i nostri genitori sono partiti da condizioni peggiori della nostra riuscendo a far diventare la Regione Marche uno dei centri manifatturieri più apprezzati in Europa. Oltre a mettere in campo ammortizzatori sociali occorre puntare sui giovani ma soprattutto anche su chi ha voglia di aprire nuove attività”.

SANITÀ – Urbinati difende le azioni fatte in questi anni dalla Regione perché “il bilancio della sanità pubblica è stato gestito in maniera oculata evitando il commissariamento del comparto. Nel nostro territorio i nostri ospedali sono stati ridimensionati e la spesa procapite per il sud delle Marche è molto più bassa rispetto al nord. Il futuro parla chiaro: nel nostro territorio verrà fuori un unico ospedale specializzato che deve essere creato partendo da basi concrete. Io vorrei il potenziamento del nosocomio, cosa che si può ottenere ascoltando i bisogni della collettività e soprattutto dei medici e dei responsabili che tutti i giorni lavorano nei vari reparti e ne conoscono le problematiche. In particolar modo nella sanità si rende necessario ripartire dai bisogni dei cittadini”.

TURISMO E PESCA – “Sicuramente cercherò di fare in modo che il sistema turistico si trasformi in un organismo complesso, integrato, senza campanilismi. Cercherò in Regione di discutere della direttiva Bolkestein che penalizza le imprese ricettive e di introdurre politiche di salvaguardia per la pesca e in previsione di nuove risorse di intervento che nei prossimi anni potrebbero dare nuove possibilità lavorative ai giovani”.
Da Roma, a dar man forte a Fabio Urbinati, c’era anche l’onorevole Alessia Morani, vice capogruppo del PD alla Camera: “Fabio ha centrato molto bene l’obiettivo del PD che è quello di cambiare questo paese, attraverso azioni quotidiane e con l’esperienza. Fare il consigliere regionale non è uno scherzo significa conoscere l’amministrazione, la Regione e il territorio, ma soprattutto districarsi nella burocrazia che da anni blocca lo sviluppo di questo paese”.

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