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ASCOLI PICENO – Il capogruppo del PD in Consiglio Comunale, Francesco Ameli, denuncia i tempi – secondo il consigliere troppo lunghi – con cui vengono date le risposte alle interrogazioni della minoranza. Ameli parla di “comportamento omissivo” e in una nota spiega le ragioni che spingeranno il gruppo di opposizione a rivolgersi al Prefetto.

LA NOTA – “L’amministrazione con un comportamento tutt’altro che trasparente – sottolinea – nonostante la segnalazione fatta alla conferenza dei capigruppo, ancora oggi non offre alcuna risposta alle nostre interrogazioni. Un comportamento a dir poco omissivo. In data odierna sono state presentate altre due diffide affinché i soggetti competenti rispondano alle nostre interrogazioni. Abbiamo oramai presentato la sesta diffida affinché fosse garantito il nostro ruolo di consiglieri comunali. Va precisata la doverosità del ricorso a risposte scritte per evitare di attendere i tempi biblici del consiglio comunale. Avremmo, infatti, in tale caso, dovuto restare in attesa almeno diversi mesi causa le mancate convocazioni dello stesso, e si ripete, nonostante le numerose richieste di atti e di dati”.

L’INTERVENTO DEL PREFETTO – “La mancata risposta del sindaco – continua – e dei suoi assessori costituisce non solo un’irregolarità formale, ma un reale impedimento allo svolgimento del ruolo di proposta e controllo. A questo punto riteniamo che l’unico modo per ovviare a tali inadempienze sia il coinvolgimento di S.E. il Prefetto. Si rimane delusi quando appare evidente che in alcuni casi vi siano ordinanze tempestive da parte di dirigenti, e al contrario, silenzio assordante su altri, vale a dire sulle nostre richieste che hanno peraltro lo stesso oggetto della determina.
Tale modus operandi della gestione pubblica impedisce di fatto qualunque forma di controllo seria su appalti, contratti e su tutte quelle situazioni amministrative che debbono assolutamente essere monitorate e che sfuggono invece ad una qualunque verifica”.

LA DIFFICOLTÀ DI CONTROLLO – “Se aggiungiamo – conclude – che alle interrogazioni di cui abbiamo risposta, quest’ultima si rivela in gran parte del tutto insufficiente ed inadeguata, ciò basti per render conto di come sia, per un consigliere comunale, impossibile svolgere il proprio ruolo in modo corretto e doveroso per i cittadini, secondo i dettami della Costituzione. Ma davvero questa amministrazione ritiene sufficiente rispondere una qualunque cosa per ritenere adempiuto il proprio dovere di risposta e prendere così altri mesi di tempo per poter, impunemente, avere le mani libere su qualunque situazione amministrativa?”

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