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L’Ascoli, nei quarti di finale dei playoff, crolla in casa contro la Reggiana e dice addio al sogno di conquistare la serie B. In dieci dal 9′ minuto, i bianconeri riescono a rimontare l’iniziale svantaggio, ma proprio sul più bello gli emiliani pareggiano e poi vanno a vincere ai supplementari. Alla fine, l’Ascoli chiude in otto uomini, con Altobelli e Perez che perdono la testa e si fanno espellere. Tanta delusione tra i tifosi del Picchio, condannato a restare in Lega Pro.

LE FORMAZIONI – Mister Petrone, a sorpresa, punta sul 4-2-3-1. In attacco, Perez viene preferito dal primo minuto rispetto ad Altinier, supportato dalla batteria dei trequartisti composta da Tripoli, Nardini e Grassi. A centrocampo, c’è Pirrone insieme a Addae. In difesa, invece, davanti al portiere Lanni, al centro giocano Mengoni e Pelagatti. Sulla corsia di destra agisce Avogadri, con Dell’Orco schierato a sinistra. Per quanto riguarda la Reggiana, invece, Colombo schiera la formazione emiliana con il 4-3-3. Il tridente offensivo è formato da Vacca, Siega e Ruopolo. Il portiere è Feola, con Andreoni, Mignanelli, Angiulli e Spanò in difesa. In mezzo al campo, infine, spazio a De Giosa, Ricci e Bruccini.

IL PRIMO TEMPO – Il Picchio ci prova subito al 3′ con la punizione di Grassi, ma il portiere respinge con i pugni. Al 9′, però, arriva la prima svolta del match, con Avogadri che abbatte Siega in area: per l’arbitro è rigore ed espulsione. Dal dischetto di presenta Bruccini, che spiazza Lanni. Passano appena cinque minuti, però, che l’Ascoli pareggia proprio quando sembra si tratti di una gara stregata: sugli sviluppi di un calcio di punizione calciato da Grassi, infatti, Pelagatti svetta in mezzo a tutti gli altri e di testa batte Feola. Al 28′, nonostante l’uomo in meno, è ancora la squadra di Petrone a rendersi pericolosa, sempre con il calcio piazzato del solito Grassi, ma la palla termina di poco alta. La Reggiana si riaffaccia in avanti al 42′, con un siluro di Mignanelli che viene comunque neutralizzato da Lanni.

LA RIPRESA – Nella ripresa, il ritmo resta molto alto e sono gli ospiti, avvantaggiati dalla superiorità numerica, a sfiorare per primi il gol al 6′ con il tiro ravvicinato di Ricci che finisce alle stelle. All’8′, invece, ci prova Angiulli dalla distanza, m anche in questo caso il tentativo è fuori misura. I bianconeri rispondono al 13′, con un destro pretenzioso di Perez che non inquadra lo specchio della porta. Al 20′. Petrone inserisce Mustacchio al posto di Tripoli per dare più vivacità in avanti. Al 28′, l’Ascoli protesta per un probabile fallo in area di Spanò ai danni di Pelagatti, ma l’arbitro lascia giocare tre le proteste del pubblico. Al 37′, il Del Duca impazzisce di gioia, con il neoentrato Mustacchio che batte il portiere reggiano con un sinistro sporco sugli sviluppi di un corner calciato da Grassi. Entra anche Mori nel finale ma, proprio quando è pronta la festa, arriva il pareggio di Spanò in mischia.

IL TRISTE EPILOGO – Nei supplementari, l’Ascoli si chiude a riccio in difesa per portare la gara fino ai rigori, ma la Reggiana attacca a testa bassa e trova il vantaggio all’ultimo minuto del primo tempo, con il tiro di Ruopolo, servito da Andreoni, che non lascia scampo a Lanni. Poi, a inizio secondo tempo supplementare, l’arbitro annulla il gol di Mustacchio per un fuorigioco inesistente e i bianconeri perdono il controllo. Perez si fa espellere per una brutta reazione nei confronti di Alessi, con Giannone che realizza il quarto gol ospite a pochi minuti dal termine. Rosso diretto anche per Altobelli.

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