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VILLA SANT’ANTONIO – Grande affluenza per l’inaugurazione della Residenza protetta Sanitas, la nuova struttura nata dalla collaborazione tra il Consorzio di cooperative sociali cattoliche Il Picchio, l’impresa sociale 2PM e l’Area Vasta 5, che in sinergia con istituzioni comunali e regionali hanno reso possibile dopo più di 20 anni l’apertura di questa struttura all’avanguardia nel campo sanitario.

SANITAS – Fornisce servizi specifici finalizzati al mantenimento e al miglioramento dello stato di salute e del benessere dell’ospite. Scopo della struttura è soprattutto cambiare in meglio la qualità della vita del paziente, evitando l’isolamento e l’emarginazione, in favore dell’integrazione sociale tramite spazi di animazione e di terapia per la conservazione e la stimolazione delle abilità residue. “Sanitas” garantisce la continuità dei rapporti di parentela e di amicizia e sostiene la creazione di legami con la rete sociale presente nel territorio (associazioni di volontariato, sportive, culturali) così da consentire agli ospiti di mantenere vivo il senso di appartenenza alla propria comunità.
Il progetto si avvale della pluriennale esperienza nel settore socio-sanitario del Consorzio Il Picchio, che garantisce prestazioni qualificate nelle quali tecnica e professionalità si integrano a umanità ed empatia, offrendo un servizio di qualità. Il progetto è altresì sostenuto dall’abilità imprenditoriale di “2pm” Impresa Sociale srl locale.
La residenza protetta “Sanitas” si sviluppa su cinque piani. Oltre alle camere singole e doppie con servizi privati, “Sanitas” dispone di sala polivalente, sala per attività motorie, infermeria al piano e spazio dedicato per le onoranze funebri. La capacità ricettiva di “Sanitas” è di 60 posti, di cui 40 convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale, per questo l’accesso è regolato da apposita domanda di ammissione, la cui accettazione è subordinata al parere favorevole di idoneità espresso dalla competente Unità Valutativa Distrettuale dell’Asur Area Vasta 5 di Ascoli Piceno. “Sanitas” dispone anche di un medico di struttura incaricato di supervisionare e coordinare l’aspetto sanitario dei pazienti, e di servizi volti al benessere degli ospiti, come l’assistenza farmaceutica e protesica, il servizio mortuario e l’assistenza religiosa, che viene attivata per creare momenti di spiritualità all’interno della struttura, nonché per le funzioni religiose e sacramentali, in base al credo personale degli ospiti che godono della massima libertà, salvo limitazioni imposte dallo stato di salute.

I PRESENTI – Hanno aperto l’evento per un saluto, Franco Bruni, vice presidente del Consorzio Il Picchio e Domenico Panichi, presidente del consorzio, che ha ricordato come Sanitas sia stata riconosciuta anche come “la prima start up innovativa della provincia di Ascoli Piceno a valenza sociale, con un impatto generazionale e comunitario, poiché si prevedono almeno una trentina di nuovi posti di lavoro e la nascita di una realtà a servizio della comunità, che prenderà in carico non solo i pazienti, ma tutta la famiglia, con un accompagnamento che sia sostegno psico-fisico ma anche emotivo”. Alberto Paradisi ha poi sottolineato l’alta efficienza energetica e domotica della struttura, che è una novità anche dal punto di vista tecnico, oltre che nel servizio offerto di alta professionalità e umanità. La realizzazione del progetto è avvenuta anche grazie all’intervento di altri enti istituzionali. Presenti per la Regione Antonio Canzian e Almerino Mezzolani, che hanno dichiarato quanto sia prioritaria nell’agenda politica la questione dell’invecchiamento, bisognosa di risorse in sinergia tra pubblico e privato, “come è accaduto in questo caso – è intervenuto Canzian – in cui su 200 posti finanziabili in residenze protette, abbiamo voluto fortemente che 90 fossero destinati all’Area Vasta 5”.
“Un’area virtuosa – ha specificato il direttore dell’Area Vasta 5 Del Moro – che per la buona gestione ha ricevuto svariati milioni dalla Stato, per proseguire l’opera di risanamento della sanità marchigiana”. “Un’eccellenza sociale, nel settore lavorativo ma anche come esperienza di progettualità privata” ha aggiunto il sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli. “Una sfida che sembra vinta” secondo Monica Acciarri che ha concluso gli interventi della conferenza, a cui ha fatto seguito la benedizione di S.E. Mons. Giovanni D’Ercole e il beneaugurante taglio del nastro.

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