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ASCOLI PICENO – Nel piceno ci sono oramai 30mila disoccupati, molte aziende hanno chiuso, altre hanno delocalizzato e alcune sono fallite. Questi sono i dati allarmanti con i quali l’Usb (Unione sindacale di Base) fa appello al futuro presidente della Regione Marche affinché chieda subito al Governo di sbloccare i fondi per il territorio del Piceno. “Noi – afferma Andrea Quaglietti, segretario Marche del sindacato di base – chiederemo subito l’ incontro al nuovo Governatore regionale, appena eletto, per avere risposte su questo tema e sollecitare subito un intervento”.

LE MOTIVAZIONI – A pochi giorni dalla tornata elettorale, che si terrà domenica 31 maggio, per il rinnovo del consiglio regionale, l’Usb incalza il futuro governatore. Essendo un sindacato indipendente, non si è rivolto ad alcun candidato, ma Quaglietti precisa l’importanza di un confronto immediato con il nuovo governatore per evitare che il Piceno resti il fanalino di coda delle Marche. “La difficoltà è reale – continua il segretario Usb – e la causa di questa crisi, a livello locale, è stata la politica, dato che il nostro territorio non è stato ben rappresentato né in regione né a Roma. Penso alla Manuli, la Cartiera, la Prysmian,  l’Haemonetics: queste sono le aziende che abbiamo seguito in questi anni”.

COSA CHIEDE L’USB – La richiesta dell’Usb alla Regione Marche è molto chiara, il nuovo governatore una volta insediatosi dovrebbe chiedere al Governo centrale di sbloccare i fondi per il territorio del Piceno. “Da oltre 10 anni sono stati più volte promessi attraverso l’applicazione dell’Accordo di Programma– continua Quaglietti – la situazione ora è grave. Chiediamo per questo al futuro presidente di non essere solo rappresentativo ma lavorare affinché possa prendere impegni forti con Roma”. Il sindacato auspica una mobilitazione generale, sia da parte della Regione Marche di tutte le forze sociali affinché si raggiunga l’obiettivo indispensabile dello sblocco dei fondi promessi dal Governo nei recenti tavoli aziendali.
“Occorre agire immediatamente – conclude il segretaro Usb – approvando un Protocollo che possa invertire la rotta attuale, sapendo nel Piceno ci sono tutte le professionalità e le competenze per far ripartire lo sviluppo economico locale”.

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