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ASCOLI PICENO – Dopo alcuni anni di stop, le famiglie marchigiane ricominciano a spendere di più. Mentre nel 2013 ogni famiglia marchigiana aveva speso mensilmente 2.346 euro, lo scorso anno siamo passati a 2.427 euro, con un incremento di 81 euro mensili e di 972 euro annui. Lo dice il presidente Cna Marche Gino Sabatini presentando i dati elaborati dal Centro Studi Sistema Cna, che ha messo a confronto le indagini Istat sui consumi delle famiglie per il 2013 e il 2014.

LE FAMIGLIE MARCHIGIANE IN ITALIA – Tra le regioni italiane, le Marche si piazzano al nono posto per spesa familiare mensile. Molto più ricche e comunque più spendaccione delle famiglie marchigiane risultano quelle del Trentino Alto Adige, che ogni mese stanziano per i consumi un budget di 3.074 euro. Seguono i lombardi che dedicano alle spese familiari 2.950 euro al mese. Poi gli emiliani con 2.883 euro di spesa mensile. Le più povere sono le famiglie calabresi con una spesa mensile di 1.758 euro. Poi quelle siciliane con 1.779 euro e quelle della Basilicata con 1.879 euro. La spesa media per i consumi mensili di una famiglia italiana è risultato nel 2014 di 2.489 euro rispetto ai 2.359 euro dell’anno precedente, con un aumento di 130 euro.

“Ci auguriamo – afferma il presidente Cna Marche Gino Sabatini – che questo modesto incremento della spesa familiare dopo anni nei quali le famiglie marchigiane avevano ridotto la quota di reddito da destinare ai consumi, sia un primo segnale di una duratura inversione di tendenza. Solo una stabile ripresa dei consumi è infatti la chiave per far ripartire la nostra economia e rilanciare le piccole e piccolissime imprese marchigiane, che vendono i loro prodotti localmente e non hanno sbocchi sui mercati internazionali”.

LA SPESA DELLE FAMIGLIE – Ma come spendono i loro soldi le famiglie marchigiane? Gran parte del reddito (36,9 per cento) se ne va per le spese per la casa: affitti, mutui, e bollette. A queste spese va aggiunto un 2,5 per cento dedicato alle manutenzioni straordinarie e un altro 4,1 per cento per mobili e casalinghi. Per mangiare le famiglie marchigiane spendono ogni mese il 18,2 per cento del budget. In alcool e tabacchi se ne l’1,7 per cento della somma disponibile mentre per l’abbigliamento e le calzature la spesa mensile è del 4,6 per cento. Spese, queste, sostanzialmente stabili tra un anno e l’altro.Alla salute i marchigiani dedicano il 4,1 per cento della spesa mensile (in crescita rispetto al 3,6 per cento del 2013) mentre risparmiano sui trasporti (11 per cento rispetto al 15,1 dell’anno precedente). In crescita la spesa per comunicazioni (da 1,9 a 2,5 per cento), stabile quella per il tempo libero (4,5) e in calo quella per l’istruzione (da 1,3 a 0,6). Infine il 4,2 per cento se ne va per mangiare fuori casa e in servizi ricettivi. Per altri beni e servizi si spende l’ultimo 8,4 per cento del budget.

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