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Seppur con l’incertezza del campionato che andrà a disputare, l’Ascoli Picchio ieri pomeriggio ha dato il via ufficialmente alla stagione sportiva 2015-2016. Calciatori vecchi e nuovi, dopo un sopralluogo al campo dell’Eco Services nella tarda mattinata, hanno raggiunto la sede del raduno di Villa Picena per il pranzo delle 12:30, al quale hanno partecipato anche il presidente Francesco Bellini e la signora Marisa, rientrati in nottata dal Canada, i soci Battista Faraotti, Giuliano Tosti e Gianluca Ciccoianni, oltre al direttore generale Gianni Lovato.

DIAGNE IN PROVA – Grande entusiasmo e voglia di ricominciare in tutto il gruppo bianconero, che, dopo essersi sottoposto alle foto dei cameraman e alle riprese televisive, è salito alle 14:00 sul pullman in direzione Cascia, sede della prima parte del ritiro. Aggregato al team anche l’attaccante della Juventus Mbaye Diagne, senegalese classe ’91, 191 cm per 86 Kg, nell’ultima stagione in evidenza nella massima serie belga. È partito per Cascia anche l’ex difensore dell’Ascoli Lorenzo Pasqualini, che ha chiesto ed ottenuto di allenarsi con i bianconeri. Nel tardo pomeriggio prima seduta di lavoro a Cascia,  da domani si inizia a sudare al ritmo di due allenamenti al giorno. Mercoledì pomeriggio primo test in famiglia.

BELLINI CARICO –  “Sono molto soddisfatto di come stanno andando le cose, stiamo allestendo una squadra molto competitiva sia per la Lega Pro che per la B – ha dichiarato il presidente Bellini – Non mi è piaciuta la polemica nata dalla mia dichiarazione relativa al fatto che avrei abbandonato il calcio nel caso in cui le cose non fossero state fatte con giustizia. Non mi riferivo al Teramo, ma alle proposte non logiche che in quei giorni qualcuno stava facendo per cambiare i criteri di riammissione alla serie B. Non ho bisogno di rispondere al presidente del Teramo, solo lui può sapere come stanno le cose e quindi sono problemi suoi. So solo che sarà dura per lui rispondere davanti alla giustizia sportiva: quando ricevi un’accusa così precisa dalla Procura di Catanzaro, vuol dire che c’è qualcosa di concreto. Resta il fatto che se qualcuno ha sbagliato, deve pagare – ha concluso il presidente –  Bisogna pensare al futuro e quindi dare un segnale forte, pene afflittive che scoraggino definitivamente ogni tentativo di illecito. Proprio oggi ho incontrato prima del pranzo la squadra e ho ricordato che tutti devono comportarsi in modo retto e che se un giorno  dovessero essere avvicinati per una  proposta illecita, devono subito segnalarlo alla Società. La nostra è una Società pulita e forte finanziariamente”.

LOVATO AL LAVORO – A parlare, poi, è stato anche Gianni Lovato. “È chiaro che, non conoscendo la categoria nella quale giocheremo, il mercato ne risente inevitabilmente, tanti giocatori vorrebbero venire da noi, ma per alcuni di questi la serie B è una condizione – ha sottolineato il direttore generale del Picchio – Partiamo da una base di calciatori già fatta lo scorso anno e questo ci permette di operare con una certa tranquillità. Una cosa deve essere chiara: se nello scorso campionato qualcuno ha giocato col mazzo delle carte truccato, è giusto che paghi e per noi a quel punto sarebbe una doppia vittoria, come se avessimo vinto prima in campionato e poi per  la giustizia sportiva”.

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