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BRERA – In occasione dell’Expo di Milano, presso lo Showroom Elica-Fuori Expo di Via Pontaccio 8 in Zona Brera, giovedì 30 luglio alle ore 18.00 verrà inaugurata Mangiare (il) Bene, la mostra d’arte contemporanea curata da Nikla Cingolani e nata da una riflessione tratta da Il faut bien manger. O il calcolo del soggetto di Jacques Derrida: “Dunque, la questione morale non è e non è mai stata, si deve mangiare o non si deve mangiare, mangiare questo e non quello, il vivente o il non vivente, l’uomo o l’animale ma poiché si deve pur mangiare e che sia bene, e che sia buono, e che non ci sia altra definizione del bene, come si deve mangiare bene?”. L’evento è significativo perché la Regione Marche ha scelto di inserirlo nello showroom Elica della Fondazione Casoli, messo a disposizione degli operatori pubblici e privati marchigiani che nei prossimi mesi godranno di uno spazio per incontrare partner, buyers, operatori turistici e visitatori che durante l’Expo si daranno appuntamento a Milano.

L’UOMO E IL CIBO – Il cibo nel corso dei secoli è stato oggetto di interesse da parte degli etnoantropologi, in quanto non è soltanto un mero mezzo di sopravvivenza, bensì un valido metro di giudizio e comprensione del progresso umano, è uno spazio sociale destinato al confronto. Analizzare la storia evolutiva dell’alimentazione, infatti, offre la possibilità di comprendere appieno il rapporto intrinseco fra una determinata popolazione e il proprio territorio, fra un paese e i fattori economici, socioculturali ed epidemiologici che ne definiscono il grado di benessere. Nel corso della storia umana il cibo ha rivestito diversi ruoli, fra cui quello sacro e magico-rituale. Il motivo risiede nel fatto che fin dall’antichità ha rappresentato la merce di scambio e di consumo più rara, precaria e ovviamente più preziosa per la collettività. In quanto tale erano innumerevoli i sacrifici perpetuati solennemente fra le società semplici così come in quelle più complesse. Ad esempio, durante il Paleolitico era piuttosto comune disegnare sulle pareti rupestri figure animali con intento propiziatorio. Nell’antica Grecia come in India le divinità erano invitate a condividere il desco e perciò veniva riservata loro una parte delle pietanze. In epoca romana, invece, si usava desinare nell’atrium, dove giacevano gli antenati e le vivande che cadevano a terra, finito il banchetto, venivano bruciate come offerte ai Lari che vegliavano sulla casa e sui suoi abitanti. Con il Cristianesimo è stato introdotto il concetto di transustanziazione per cui il pane durante la celebrazione della messa diventa la carne del Salvatore e il vino si converte nel sangue versato per la redenzione dei peccati umani. Ma cosa significa oggi “Mangiare (il) bene”?

L’EVENTO – La mostra è stata progettata dall’organizzazione no profit ISgallery – Infinito Spazio in collaborazione con Marche Centro d’Arte e la Galleria Marconi di Cupra Marittima. L’associazione culturale costituita da donne temerarie e volitive ha scelto di raccontare il cibo attraverso le opere di artisti non solo di origini marchigiane, ma anche di fama nazionale e internazionale. Il ventaglio di fatto è ampio ed eterogeneo. Guideranno alla affermazioni derridiane “Bisogna ben mangiare”, “Bisogna mangiare bene”e “Bisogna mangiare il Bene”i lavori di Federica Amichetti, Karin Andersen, Attinia, Luca Bidoli, Daniele Camaioni, Angelo Colangelo, Giulia Corradetti, Peter De Boer, Armando Fanelli, Pierfrancesco Gava, Carla Mattii, Sabrina Muzi. “Il progetto” sottolinea la curatrice “intende analizzare il rapporto psicologico, politico e sociale che si ha con le varie pietanze, mettendone in luce il lato materiale e simbolico”. La mostra verrà corredata dal libro-menù-catalogo pubblicato da Artificio Edizioni di Capponi Editore (AP), con le ‘ricette’ del maestro chocolatier Paolo Brunelli, Gabriele Capannelli di Bontà delle Marche, della psicoanalista Giuliana Capannelli del Centro Heta – Fida di Ancona, del sommelier Settimio Cingolani, dello scienziato Fabrizio Fasano, dell’oncologo Cesare Gridelli, dell’antropologa Alessandra Guigoni, dello psichiatra Leonardo Mendolicchio, del giornalista Claudio Mollo, di Fabiola Ruggiero di Cose di Tè, di Cristiana SantiniCinzia Scaffidi, del tenore Pietro Ballo, e infine con le interviste a Nicola Perullo e allo chef Moreno Cedroni. L’esposizione rimarrà aperta i giorni 30/31 luglio e 1 agosto.

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