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ASCOLI PICENO – Giornata interamente dedicata all’emergenza rifiuti quella di ieri, 6 agosto, con riunioni, incontri e situazioni contingenti che hanno scandito l’intensa agenda degli avvenimenti e che si è conclusa con l’approvazione, nell’assemblea dell’Ata, della deliberazione degli indirizzi applicativi per il trasferimento all’Ata stesso dell’impianto di trattamento di Relluce. Un passo che dovrebbe aprire la strada al superamento dell’emergenza e alla predisposizione del Piano d’Ambito che disegnerà la pianificazione della complessa materia dei rifiuti per il nostro territorio.

L’EMERGENZA E LA PROTESTA – Nell’ultima assemblea dell’Ata è stato deciso un allungamento del conferimento dei rifiuti in Geta. Nella mattinata di ieri si è tenuta una manifestazione di protesta, composta da persone residenti a Castignano, Poggio di Bretta e Vallesenzana, nelle vicinanze del torrente Bretta, in prossimità della discarica. I cittadini si sono riuniti pacificamente per la difesa del proprio territorio, una valle in zona calanchifera su cui hanno insistito molti anni discariche per rifiuti speciali. Inoltre, sempre ieri, Ascoli Servizi Comunali aveva comunicato attraverso una nota alcuni problemi connessi al trasporto dei rifiuti. Nella nota si leggeva: “In data odierna sono esplosi, in tutta la loro gravità, i problemi connessi ai trasporti dei rifiuti dall’impianto TMB di Relluce alla discarica Geta sita in località Alto Bretta. In ottemperanza ai Decreti n. 16 del 29/01/2015 e n. 155 del 29/07/2015, la Società Ascoli Servizi Comunali Srl ha fornito il proprio totale contributo onde dare corso ai Decreti di cui sopra. L’organizzazione del trasporto dagli impianti di Relluce alla discarica Geta è stato pianificato dalla Provincia, così come l’individuazione della discarica di appoggio ‘Geta’. Il trasporto a carico della ditta Picenambiente doveva essere garantito, onde evitare il blocco dell’impianto di trattamento, con numero di 12 viaggi su container giornalieri, da incrementare nel periodo estivo in n. 15, a causa della sovrapproduzione dei rifiuti prodotti nel Comune di San Benedetto del Tronto e altri comuni rivieraschi durante il periodo estivo”. La Società Ascoli Servizi Comunali, inoltre, fa sapere di aver già ripetutamente sollecitato, con varie note, la Picenambiente a mantenere la frequenza nei ritiri dei rifiuti trattati a Relluce, onde evitare il fermo dell’impianto.

L’INCONTRO CON LE PARTI – Il presidio ha spinto il presidente della Provincia Paolo D’Erasmo a convocare un tavolo d’emergenza con tutti i soggetti interessati: i vertici della società Geta e i responsabili della società Eco Impianti che gestisce l’impianto di trattamento di Relluce, nonché i responsabili delle società Ascoli Servizi Comunali e Picenambiente per fare il punto sulla situazione ed assumere le eventuali azioni necessarie. Grazie alla disponibilità di tutte le parti convocate, sono stati predisposti turni supplementari e attività funzionali a smaltire i ritardi per assicurare la regolare gestione della filiera: dal trasporto, al trattamento fino all’abbancamento dei rifiuti. Quindi, nel primo pomeriggio, il presidente D’Erasmo ha ricevuto in Provincia le rappresentanze sindacali che avevano richiesto un incontro urgente al fine di esporre le problematiche e le preoccupazioni dei lavoratori riguardanti l’impianto di Relluce, con particolare riferimento allo stazionamento nelle vasche dei rifiuti prima del trattamento. Il Presidente ha assicurato da parte sua il massimo impegno a verificare con tutti i soggetti interessati le migliori prassi tecniche, operative ed organizzative per prevenire ogni possibile criticità sotto il profilo della sicurezza della salute e ambientale e del sereno svolgimento delle attività lavorative, ottimizzando il funzionamento del ciclo dei rifiuti.

Infine, si è svolta nella sala Consiliare di palazzo San Filippo, la programmata Assemblea dell’Ata avente all’ordine del giorno la proposta di deliberazione per le modalità di trasferimento all’Ata dell’impianto di trattamento di Relluce. Prima di approfondire il documento, il presidente D’Erasmo ha riferito nel dettaglio a sindaci e amministratori i fatti della mattinata ribadendo la necessità, fermo restando la massima disponibilità, attenzione e ascolto verso i cittadini, di assicurare la continuità e regolarità ad un servizio pubblico essenziale per la comunità come quello dei rifiuti. La deliberazione è stata approvata dall’assemblea con 21 voti favorevoli e un solo voto contrario, prevede l’effettivo subentro dell’Ata nella titolarità dell’impianto di trattamento di Relluce in ossequio alla normativa regionale. La delibera è stata integrata con un emendamento proposto dal Presidente che sana gli aspetti contabili sospesi stabilendo che fino al subentro dell’Ata nella effettiva titolarità dell’impianto di Relluce, ciascun Comune dovrà regolarizzare le partite contabili sospese versando all’Ata, su apposito conto dedicato, le somme di propria competenza. “L’Ata si farà carico di girare le somme versate da ogni singolo Comune alle società eventi diritto e precisamente: Ascoli Servizi Comunali s.r.l., Picenambiente S.p.A., Geta s.r.l., Secit s.r.l. ed Ecoimpianti S.r.l.”.

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