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ASCOLI PICENO – “Ogni parrocchia accolga una famiglia di profughi”: l’impegno chiesto da Papa Francesco è una risposta concreta al dramma dei profughi che fuggono dalla guerra e dalla fame. Le Acli provinciali di Ascoli Piceno, certe che le diocesi del territorio saranno in prima linea in questo intervento di solidarietà, sostengono questo sforzo ed offrono da subito la loro collaborazione alle parrocchie che si attiveranno per dare un futuro ad una famiglia in cammino verso una speranza di vita.

L’INVITO DELL’ACLI – “Il Piceno – afferma il presidente delle Acli Claudio Bachetti – è un territorio di persone accoglienti e solidali, che non ha mai lasciato spazio al crescere di intolleranze ed estremismi populisti. Siamo certi che anche questa volta saremo in grado di dimostrare che la solidarietà è nel nostro dna e non si lascia intaccare da speculazioni e bassezze che di umano hanno ben poco. Come ha detto Papa Francesco, il Vangelo ci chiede di essere prossimi dei più piccoli e abbandonati”.

LA RACCOLTA FONDI – Le Acli sono pronte ad assistere i parroci per tutti gli adempimenti, ma anche e soprattutto per costruire con queste famiglie un progetto di conoscenza e di integrazione. Le Associazioni Cristiane dei Lavoratori Italiani mettono inoltre a disposizione delle parrocchie tutti i loro servizi in campo assistenziale, previdenziale, lavorativo e fiscale. Le Acli, infine, promuoveranno una raccolta fondi per contribuire ai costi dell’accoglienza e per la definizione di progetti nelle comunità.

IL VESCOVO D’ERCOLE – La notizia sia aggiunge alle dichiarazioni del vescovo Giovanni D’Ercole che comunica la decisione di accogliere nella sua residenza di vescovo 5 immigrati, “fratelli che se scappano dai loro paesi affrontando così grandi difficoltà è veramente perché soffrono e hanno bisogno di speranza”.

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