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ASCOLI PICENO – Anche il consigliere Francesco Ameli (PD) si unisce alla schiera di lamentele per l’illuminazione a Led istallata in diverse zone della città di Ascoli Piceno. “A farne le spese è sempre e solo la sicurezza degli automobilisti, dei cittadini residenti e di quanti frequentano la nostra città – commenta il consigliere -. La situazione oramai sta raggiungendo elevate soglie di criticità, tanto che autonomi cittadini hanno iniziato una raccolta firme che invitiamo a sottoscrivere e una petizione online”.

LA MOZIONE – “Continueremo ad essere portavoce delle tante persone che hanno lamentato le loro perplessità – prosegue -. Lo abbiamo fatto con un’interrogazione, presentata lo scorso Consiglio Comunale in cui sono state messe a fuoco le tante problematiche dovute alla nuova illuminazione che necessita di un’urgente revisione. Se il Led è un’occasione per la città ancora una volta è evidente il disastro creato, notato altresì dai turisti che vengono a far visita nel nostro territorio”. La mozione impegna l’Amministrazione a migliorare la qualità e quantità dell’illuminazione nelle zone più esposte a problemi di sicurezza, con l’installazione di nuovi pali e corpi illuminanti. In consiglio, si è proposto inoltre di inserire una nuova illuminazione nei luoghi più frequentati della città, mettendo in atto tutte le azioni volte alla salvaguardia della bellezza del centro storico.

TIRANDO LE SOMME – La situazione sarà monitorata a distanza di uno o due mesi, coinvolgendo la cittadinanza con assemblee pubbliche di quartiere per arrivare a denunciare tutte le eventuali problematiche. “Vi sono inoltre ulteriori criticità: quella economica e quella riguardante la coerenza con il regolamento per l’arredo urbano – specifica il consigliere Ameli -. A seguito di un accesso agli atti, ho potuto constatare come andremo a spendere almeno 1.200.000 euro; altro che 350.000 euro di risparmio per gli ascolani! Sempre a seguito della visione delle fatture presentate balza all’occhio un conguaglio per ulteriori 413 punti luce presenti sul territorio comunale oltre agli 11.252 fatturati nei mesi precedenti. Come mai questi ulteriori 413 punti luce sono spuntati solo a maggio 2015? Sarebbe curioso sapere se questi nuovi punti luce siano stati installati in periodi pre-elettorali.

IL DECORO URBANO – Altro punto da discutere riguarda il manuale per il “Design per lo spazio pubblico della città di Ascoli Piceno”. Di fatto, il provvedimento adottato non rispetterebbe quanto dettagliatamente scritto. “Ci troviamo in un caso di non conformità al regolamento? – avanza Ameli – Se così è quali sono le azioni che l’Amministrazione vorrà mettere in campo per ovviare a tali incongruenze? Mi rivolgo, infine, ancora una volta al sindaco e all’assessore Tega invitandoli a compiere una passeggiata tra i quartieri periferici e del centro storico deturpato dalla nuova illuminazione affinché si rendano conto di quanto stia accadendo”.

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