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ASCOLI PICENO – Pensiamo solo per un attimo a chi non può godersi la bellezza di un quadro di Guido Reni o di Tiziano perché ha un deficit visivo. Da poco tempo nelle Marche è diventato possibile sentire il quadro, toccandolo, perché è stato riprodotto in bassorilievo grazie al progetto ‘Il Museo di Tutti e per tutti’ a cui anche la Pinacoteca di Ascoli Piceno ha partecipato insieme ad altri 30 musei e raccolte marchigiane.

31 MUSEI – La gamma dell’offerta museale è ampissima e capillare sui 5 territori provinciali: va dalle pinacoteche ai musei demo-antropologici, a quelli scientifici o archeologici. A Fermo, ad esempio, è già stato inaugurato l’intervento che ha riguardato l’accessibilità della Sala del Mappamondo, oltre a due video guide con commento in LIS e il plastico del Palazzo dei Priori.

IL PROGETTO – Il progetto, nato dalla volontà di fare del museo un luogo di aggregazione e di esperienza intellettuale veramente per tutti, senza preclusioni di barriere sensoriali o fisiche e migliorarne quindi la fruibilità, è sostenuto dalla Regione Marche con una dotazione finanziaria complessiva di 140 mila euro ed ha coinvolto i comuni di Ascoli Piceno, Macerata, Fermo e Pesaro. Coordinato dai due Sistemi Museali della Provincia di Ancona (che ha interessato musei della provincia di Pesaro-Urbino) e della Provincia di Macerata (per Fermo e Ascoli Piceno) in stretto raccordo con le diverse reti museali diffuse sul territorio regionale.

DAL MUSEO TATTILE OMRE ALLA RETE – L’iniziativa si è avvalsa, inoltre, della collaborazione tecnico-scientifica del Museo Tattile Statale Omero di Ancona che ha fatto scuola a livello internazionale per la fruizione dei capolavori artistici. Si tratta di un inedito in Italia perché è un progetto elaborato  in maniera unitaria, prevedendo dalla formazione degli operatori alla realizzazione di percorsi e strumenti innovativi dedicati ai disabili sensoriali e psicomotori. Si va dai sussidi in alfabeto braille, alla redazione di libri antichi in rilievo o modelli lignei (Fermo);  plastici in scala di edifici e aree archeologiche o di monumenti o di quadri (Ascoli Piceno e Macerata), pannelli in rilievo e manufatti in ceramica (Pesaro). E ancora guide in alfabeto braille, percorsi tematici tattili, audioguide e videoguide anche nella Lingua dei Segni (LIS) scaricabili attraverso uno smartphon. Gli interventi restituiscono una ricchezza di contenuti  che vanno a favore di tutte le diverse categorie di utenza. Ognuno ha sviluppato linee di intervento coerenti con il patrimonio posseduto e con le esperienze e le sinergie già attivate sui rispettivi territori di pertinenza.

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