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OFFIDA – “Un Nabucco non solo da ascoltare ma anche da vedere, perché l’occhio ne sarà completamente appagato”, così il direttore artistico della stagione lirica offidana, Ginevra Zotti De Nicola, ha definito l’opera di Verdi al Serpente Aureo. Sul palco Maria Dragoni nel ruolo di Abigaille, uno dei ruoli più difficili che ha fatto capitolare tante cantanti a causa delle difficoltà tecniche e delle dinamiche di voce che esige. Insieme a lei torneranno a esibirsi l’Orchestra Serpente Aureo e la Corale Ambrosiana, che per l’occasione impiegherà 45 elementi.

LA SCENA – L’impianto registico del Nabucco offidano è stato immaginato rispettando fedelmente quelle che sono le tradizioni ebraiche, dal linguaggio del corpo nella preghiera alla posizione di ciascuno all’interno del tempio durante le assemblee: gli uomini e le donne saranno separati e se anticamente questo avveniva grazie a delle grate, nella scena del Nabucco offidano saranno utilizzati due muri di separazione. “Ci tenevo particolarmente al rispetto delle tradizioni – continua il direttore artistico – visto, e lo dio con una punta di orgoglio, sono laureata in scienze religiose”. La celebre opera di Verdi, che andrà in scena il 21 novembre alle 20.30, punterà sulla psicologia dei personaggi. Saranno sottolineati sia il mondo interiore sia le fobie di ogni personaggio: Nabucco e la sua ansia di conquista e affermazione di se stesso; Abigaille e la sua paura di essere figlia illegittima, schiava e di non essere amata; l’amore di Fenena e Ismaele nonostante provengano da due culture diverse.

INFO E BIGLIETTI – “Siamo alla soglia del sold out – conclude il direttore artistico – e chi fosse interessato può contattare la segreteria della stagione lirica” (377 2679378).

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