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ASCOLI PICENO – Un “ecomostro a danno dei nostri studenti”. In seduta comunale aperta il vicesindaco Donatella Ferretti condanna senza mezzi termini la proposta di accorpamento dei plessi scolastici presentata dalla Provincia di Ascoli Piceno e riassume così la posizione di un’intera maggioranza in Comune. La Provincia, nella definizione della rete scolastica 2016-2017 ha proposto alla Regione di creare 5 nuovi istituti autonomi con attribuzione delle relative posizioni dirigenziali e del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (il vecchio segretario) attraverso le seguenti fusioni: l’Isc di Comunanza con l’Isc di Force con circa 600 iscritti; l’Isc di Acquasanta insieme all’Isc di Roccafluvione con circa 630 allievi; l’Isc di Montalto insieme alla scuola di Rotella e all’Isc di Offida per un totale di circa 1150 alunni, l’Isc di Ripatransone con l’Isc di Cupra Marittima per una quota, anche in questo caso, di 1150 studenti e, infine, per quanto riguarda gli Istituti Superiori ascolani l’accorpamento dell’Istituto Umberto I, del Liceo Artistico “Licini” e dell’Ipsia Sacconi Ceci raggiungendo il numero notevolissimo di circa 1.300 iscritti. Proposta bocciata da sindaco Castelli e amministrazione che avanzano perplessità in merito alla posizione di Valentina Bellini nello stesso tempo consigliere comunale e provinciale, ma soprattutto, dirigente scolastico proprio di quell’istituto Umberto I coinvolto nell’accorpamento e nel progetto approvato dalla Provincia.

LE CRITICITA’ – ” Vogliamo dare voce a quelle istituzioni scolastiche che si sentono tradite dalla Provincia, se la Regione dovesse validare questa propostasi creerebbero delle situazioni gravi. Vogliamo interloquire con la Regione per arrivare a una soluzione di accorpamento diverso da quello ipotizzato dall’ente di D’Erasmo”. “La proposta approvata dalla Provincia è quella dell’istituto Umberto I, di cui è preside Valentina Bellini – ha tuonato Andrea Antonini – il consigliere provinciale si è trovata a discutere della stessa proposta che lei aveva fatto in qualità di preside. Siamo di fronte a una soluzione che non regge: andiamo a unire tre istituti completamente diversi l’uno dall’altro, un tecnico, un liceo e un professionale e d’altra parte mettere assieme 1300 studenti è mostruoso anche perché un istituto così grande creerebbe un forte scompenso verso le altre scuole”. Poche e deboli le difese del Partito Democratico, che si è trovato a difendere il consigliere Bellini, assente in consiglio comunale. “Non ne farei una questione personale – ha detto Castiglia -. Le direttive della Regione Marche indicano chiaramente le strade da percorrere per il dimensionamento degli istituti scolastici. È evidente che ci sono delle criticità. Ci sono proposte più congrue da vari punti di vista e ne dobbiamo tenere conto”. “Dal punto di vista scolastico è chiaro che si cammina verso l’accorpamento, ma occorre riflettere – ha chiarito il presidente del consiglio comunale, Marco Fioravanti -. Innanzitutto è importante vedere gli effetti di questo accorpamento. Bisogna garantire la medesima vocazione, l’omogeneità delle classi, sentire i pareri del collegio docenti, considerare l’ubicazione delle sedi. È un tema molto delicato che necessita un confronto maggiore per avere un punto di unione con una proposta condivisa. Rivolgo a D’Erasmo l’invito a riprendere in mano la gestione di questa tematica perché la gestione della Bellini potrebbe causare un conflitto di interessi”.

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