Articolo
Testo articolo principale

ASCOLI PICENO – Investimenti in innovazione, ricerca e sviluppo e accesso ai Fondi europei per le piccole e  medie imprese. Sono queste, secondo la Cna Marche, le priorità  che la Regione deve mettere al centro della politica industriale se vuol far diventare il 2016 l’anno della ripresa e di una ritrovata competitività per l’economia delle Marche.

INVESTIMENTI – “Secondo gli ultimi dati Istat – affermano il presidente Cna Marche Gino Sabatini ed il segretario Otello Gregorini – nelle Marche sono in media poco più di 320 i milioni di euro investiti in un anno in ricerca e sviluppo rispetto ai 309 milioni del 2008. Considerata l’inflazione un passo indietro. Peggio di noi solo le piccole Valle D’Aosta, Molise ed Umbria e le regioni del sud Basilicata, Calabria e Sardegna. Occorre individuare l’innovazione, la ricerca e lo sviluppo come una priorità nel 2016 per le piccole imprese marchigiane e vanno create le condizioni perché possano accedervi con il sostegno delle istituzioni e delle università”. 

LA RICERCA – Secondo l’Istat, sui 320 milioni di euro complessivi spesi in un anno nelle Marche in ricerca e sviluppo, 14 vengono previsti nei bilanci delle istituzioni pubbliche e 139 milioni sono quelli investiti dalle Università marchigiane mentre 167 milioni costituisce il budget annuale delle imprese e appena 250 mila euro quello delle istituzioni no profit.  Nelle Marche gli addetti alla ricerca e sviluppo sono 5.002 di cui 2.868 a libro paga delle imprese e 1.908 alle dipendenze delle Università. I dipendenti delle istituzioni pubbliche addetti alla ricerca e allo sviluppo sono appena 216 e 10 quelli delle associazioni no profit.

FONDI EUROPEI – “Quello degli investimenti in ricerca e sviluppo – precisano Sabatini e Gregorini  – è un ritardo della nostra regione che va recuperato in fretta se vogliamo migliorare la competitività del  nostro sistema produttivo. Nel 2016 occorre puntare con forza su un utilizzo ottimale,  da parte delle piccole e medie imprese, dei 337 milioni di euro di Fondi europei puntando proprio sulla  ricerca e sviluppo, l’innovazione, l’internazionalizzazione, lo sviluppo sostenibile, la cultura e il turismo. Confidiamo molto nell’azione della regione e condividiamo la necessità di predisporre interventi mirati, con la possibilità di accedere per tutte le imprese, a partire dalle più piccole. In tal senso può essere utile il tentativo di informare il maggior numero di imprese tramite la Pec sui bandi europei ma resta indispensabile il coinvolgimento delle associazioni di categoria dove risiedono le competenze per predisporre i progetti in modo puntuale e con il necessario valore aggiunto. E’ interesse di tutti, Regione ed associazioni, cogliere le opportunità della nuova programmazione e fare in modo che il tessuto produttivo marchigiano riprenda con slancio la sua funzione di creare valore per il territorio e per il benessere dell’intera collettività.”

TAG: , , , , ,