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ASCOLI PICENO – “Sul tema trivellazioni non accettiamo inutili strumentalizzazioni politiche. Gustiamoci il Piceno è un evento di sensibilizzazione dell’intera comunità e merita il rispetto delle amministrazioni comunali”. Il Comitato No Trivelle nel Piceno, a voce univoca da parte dei quattro portavoce Rocco Vallorani, Giovanni Vagnoni, Gabriele Illuminati e Emidio Rossi, prende fermamente le distanze dalle polemiche scoppiate tra maggioranza e minoranza di Castel di Lama, apparse sulla stampa locale negli ultimi giorni.

“La cena-evento in programma per giovedì 21 gennaio presso l’Enoteca Regionale di Offida mira a difendere e sostenere l’impegno di associazioni, amministrazioni, cittadini e comitati coinvolti nella battaglia contro le trivellazioni nel nostro territorio. Il comitato ha deciso di riunire e utilizzare le eccellenze del Piceno che verrebbero messe più a rischio qualora il progetto venisse approvato. Per questo motivo abbiamo coinvolto tutti gli attori del territorio interessati, dagli chef ai consorzi di tutela, da Slow Food all’Associazione Italiana Sommerlier (Ais), fino alle amministrazioni comunali”, spiegano i portavoce. Il comitato rimanda al mittente anche le accuse di aver presentato “un piatto già pronto” all’amministrazione lamense: “questa è una nostra iniziativa, ideata e progettata dal comitato, senza l’aiuto di nessun Comune. Solo a programma ultimato, abbiamo invitato le amministrazioni interessate dal pericolo trivellazioni a patrocinare l’evento, non abbiamo chiesto denaro, ma esclusivamente l’impegno, da parte dei Comuni, di aiutarci a diffondere l’iniziativa. Le richieste, rigorosamente uguali e fatte nello stesso giorno, sono state inoltrate tramite posta certificata, dunque sono facilmente documentabili”.

“Da parte del comitato non c’è stata alcuna scorrettezza né disattenzione nei confronti dell’amministrazione di Castel di Lama, a dicembre abbiamo partecipato come ospiti a un evento sulla tutela del territorio lamense e precisiamo che le firme raccolte dal comitato Possibile Area Fertile di Ascoli non hanno niente a che vedere con la nostra realtà e con questa iniziativa. La questione delle trivellazioni nel Piceno è molto importante e delicata, la nostra è una battaglia sulle politiche ambientali ed energetiche a tutela delle nostre terre. Questa vicenda è – e deve rimanere – trasversale e apartitica perché ci riguarda tutti, senza distinzioni di appartenenza politica o geografica”.

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