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ASCOLI PICENO – Comunque la si pensi, la città di Ascoli Piceno, dopo ben 44 anni, ha un nuovo PRG. Il 26 gennaio 2016 è destinato a rimanere nella storia ascolana come il giorno in cui il consiglio comunale ha finalmente approvato in via definitiva il PRG cittadino. Un giorno storico a detta della maggioranza, un’occasione persa per il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle. Finalmente, dopo 20 anni dalla nomina del professor Pierluigi Cervellati per mettere a punto il Piano Regolatore. Un percorso lungo e tortuoso, cominciato ufficialmente il 3 aprile del 2014 con la prima approvazione in consiglio. Il 3 dicembre dello stesso anno, poi, è stato il giorno delle 345 osservazioni accolte in consiglio comunale. Infine, la data – storica – del 26 gennaio 2016. “Le città oggi non vengono più pensate dagli urbanisti – ha detto il sindaco Castelli – sono invece il frutto di molte riflessioni. È evidente che il PRG del 2016 assolva una funzione molto diversa dall’ultimo Benevolo/Zani  del lontano 1972. In 44 anni è cambiato tutto molte volte. Il PRG è la condizione necessaria ma non sufficiente per dare un verso alla città. È uno strumento ordinato, organizzato e applicativo”. Tra gli elementi fondanti del PRG il territorio e l’ambiente, la partecipazione e la trasparenza.

LA RELAZIONE SUL PRG DI PIERLUIGI CERVELLATI – “Per noi progettisti è stata una grossa soddisfazione arrivare alla fine di una lunga disquisizione anche di carattere burocratico. Quando abbiamo cominciato questo percorso il dibattito cittadino era molto acceso sulla questione Carbon, in città c’era una specie di battaglia tra ambientalisti e sindacato per via della presenza di quella fabbrica e dello smaltimento dei rifiuti. Ascoli è una città in controllato decremento della popolazione, ma c’è anche un aumento non proporzionato dei nuclei familiari. Ci sono alloggi vuoti, ma c’è anche una richiesta costante di nuove abitazioni. Un altro aspetto che dovrà essere discusso in futuro, riguarda la zona industriale, oggi lasciata fuori dal PRG in quanto non di competenza urbanistica comunale”. Sulla questione smart city Cervellati è chiaro: questo slogan sta diventando abusato e ripetuto. Io ritengo una città intelligente quella capace di dare maggiore benessere ai suoi cittadini e questo è sicuramente l’obiettivo del nostro lavoro. Il diritto al benessere, alla felicità, al senso di appartenenza. Da qui l’ipotesi della creazione del parco fluviale tra il Tronto e il Castellano. Nel PRG il turismo ha un ruolo primario. La campagna è un secondo ingrediente fondamentale, nell’ottica degli orti urbani, il cittadino diventa un custode del territorio agricolo e urbano assieme. La manutenzione dell’ambiente diventa anche una forma di lavoro. La bonifica dell’area ex Sgl Carbon darà l’avvio al lavoro, attraverso la costituzione del polo tecnologico”.

I NUOVI ABITANTI – I nuovi abitanti ipotizzati dal PRG saranno circa cinquemila e ottocento, compresi quelli che si insedieranno presumibilmente nell’area Carbon. Da qui la questione “casa”: noi, spiegano i tecnici, abbiamo individuato il fabbisogno abitativo effettivo, a questo va aggiunto un indice di invecchiamento della popolazione che è tra i più alti d’europa. Per questo una domanda di alloggio deve essere sempre garantita. Abbiamo voluto reinserire un equilibrio rispetto alle spinte eccessive dei piani regolatori di comuni limitrofi”.

LA DISCUSSIONE IN CONSIGLIO – L’approvazione del PRG è, come detto, un passaggio epocale per la maggioranza. Meno convinta la minoranza. “Le scelte politiche fin qui fatte – ha detto Francesco Ameli del PD – hanno ucciso l’idea di una città che poteva essere immaginata. Questo PRG si scontrerà con la realtà della mancata programmazione. Una città che sogna è anche quella che sa immaginare una nuova soluzione per lo stadio Del Duca e della zona Carbon che da opportunità, oggi rischia di diventare e rimanere solo un grande problema”. Un plauso dai grillini per l’aspetto tecnico del PRG, che però non colma le mancanze politiche: “l’assessore Lattanzi sostiene – ha detto Manni – che questo piano va contro la cementificazione, nella realtà si andrà a costruire in nuove zone della nostra città, collina compresa. Manca una progettualità”. Sulla questione casa torna anche l’ex sindaco Allevi, lamentando la completa assenza di una progettazione di edilizia sovvenzionata”.

BAGARRE IN AULA PER UN ODG A SORPRESA – La calma della seduta del consiglio comunale è stata poi contraddetta da un ordine del giorno spuntato a sorpresa e sostenuto dal presidente Fioravanti, con cui si chiede al consiglio di impegnare formalmente il sindaco a lavorare per la costituzione di un accordo di programma tempestivo e procedere così alla bonifica dell’area Carbon e all’avvio del progetto Restart, in particolare Ascoli 21. Astenuti i Cinque Stelle che hanno chiesto di approfondire la questione prima di sottoscrivere l’ordine del giorno, contrario il PD a eccezione del consigliere Acciarri.

LA CONCLUSIONE DEL SINDACO – “Il consiglio comunale si rende oggi protagonista di un atto che farà storia. Capisco che il PD sia in difficoltà. Facciamo un piano con dei tecnici nominati da un consigliere di minoranza allora sindaco. Presentiamo un piano su cui il PD non ha presentato nemmeno un’osservazione, a eccezione del consigliere Acciarri: se i democratici volevano cambiare qualcosa bastava che lo dicessero. Non dimentichiamo che il PRG è un mezzo, non un fine. Ora sta a noi attivare tutte le energie positive per costruire qualcosa”.

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