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ASCOLI PICENO – Ascoli Piceno tra i centri d’arte più rappresentativi dell’Italia Centrale. E Guido Castelli, assieme al professor Stefano Papetti, va alla Borsa Internazionale del Turismo per presentare la mostra “Francesco nell’arte. Da Cimabue a Caravaggio”, che sarà ospitata presso la Pinacoteca Civica della città delle Cento Torri nel prossimo mese di marzo in ricordo dell’ottocentesimo anniversario della venuta di san Francesco ad Ascoli. La mostra è promossa anche con il sostegno dell’Anci e della Regione Marche, nell’ambito delle iniziative culturali per l’anno giubilare che si lega ad altre tre che verranno fatte ad Osimo, Loreto e Senigallia.

ALTERNATIVA ALLA CRISI – Alla Bit non tarda ad arrivare la notizia del riconoscimento dello stato di crisi industriale complessa; il sindaco Guido Castelli e il consigliere regionale Piero Celani dichiarano che seguiranno da vicino l’iter di un procedimento che auspicano possa rilanciare un territorio duramente colpito dalla crisi. “Dobbiamo tuttavia constatare con amarezza che il provvedimento del Governo Renzi non è sostenuto da alcuna risorsa economica. – commentano – Neppure un euro nel quadro di un decreto che precisa testualmente di non determinare alcun onere a carico del bilancio dello Stato. Ci aspettavamo in verità, soprattutto dopo le rassicurazioni fornite personalmente dal ministro Guidi e dalla vice presidente della giunta regionale Casinj, che il Governo volesse sostenere concretamente il rilancio della nostra area industriale. Insomma abbiamo il fondato sospetto che il Governo Renzi abbia mostrato un “braccino molto corto” con il Piceno. Speriamo di sbagliarci ma non vorremmo che la montagna alla fine partorisse il più classico dei topolini. Siamo sommersi dalla disoccupazione e i troppi lavoratori ascolani espulsi dal ciclo produttivo hanno bisogno di prospettive concrete e non di teorie”.

LA CULTURA ASCOLANA – “L’irrompere della crisi occupazionale nel Piceno, ci ha reso infatti consapevoli che in un contesto come il nostro bisognasse considerare la cultura un fattore economico di primo piano, – commenta il primo cittadino ascolano – riportando alla bellezza e alla fruibilità quanto precedentemente trascurato e rilanciando molti aspetti misconosciuti del patrimonio cittadino. Grazie ad una politica museale che ha privilegiato il restauro di opere preziose e gli scambi con le maggiori istituzioni internazionali, la città di Ascoli Piceno è stata rappresentata in tutte le più importanti mostre tenutesi in Europa e negli Stati Uniti negli ultimi anni, riuscendo così a tessere una rete di rapporti favorevoli alla promozione turistica del territorio”.

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