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ASCOLI PICENO – Dopo le vicende del grattacielo a monticelli per il quale il PD ha proposto un bando ad evidenza pubblica per garantire agli inquilini alloggi adeguati, questa volta il partito ascolano torna ad affrontare le tematiche riguardanti il riscatto di abitazioni.

IL PD – Dall’Unione Comunale è emerso che “le istituzioni devono garantire a tutti un insieme di leggi che tutelino il diritto a una casa dignitosa, a canoni compatibili con il reddito familiare e intervenire direttamente tramite l’edilizia pubblica, per correggere i danni creati dal mercato privato”.
LA PROPOSTA – “Oggi, ai sensi della legge regionale 36 del 2005 e successive modificazioni e integrazioni, l’Erap di Ascoli Piceno deve attuare specifici programmi di alienazione, con l’obiettivo di conseguire la razionalizzazione ed economicità di gestione del patrimonio. In questo senso – spiega il Pd ascolano – devono essere favorite le dismissioni di alloggi in condomini, in cui il proprietario pubblico sia in minoranza o in situazioni in cui vi sia assenza di servizi o siano presenti immobili fatiscenti o esistano costi insostenibili di manutenzione e/o di ristrutturazione. I proventi dovranno essere destinati a un programma di recupero degli alloggi popolari, all’acquisto di unità esistenti o, in ultima istanza, nuove costruzioni”.
IL MANCATO RISCATTO – Ad oggi l’ERAP di Ascoli Piceno ha inviato più di 500 lettere per cessione alloggio, ma solo una percentuale infinitesimale ha risposto alla lettera dell’ente. Anche in virtù di questo, come Partito Democratico ci chiediamo se un inquilino che ha avuto una casa popolare, perché non poteva pagare l’affitto di mercato, ha accumulato oggi abbastanza risorse per poter acquistare a questi prezzi con queste modalità di pagamento un alloggio popolare. Considerando la crisi economica ed occupazionale del nostro territorio, la fragilità sociale delle fasce più deboli e svantaggiate, dobbiamo rispondere no”.
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