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ASCOLI PICENO – “Anche se assessori ed alcuni consiglieri cercano di far finta di nulla, mi preme evidenziare l’amaro ed incerto futuro a cui è condannato il Comune di Ascoli Piceno a causa delle scelte politiche ed economiche a dir poco dilettantistiche”, così interviene il capogruppo Pd in consiglio comunale Francesco Ameli.

LA DENUNCIA – “Se da un lato, per anni, si promettevano opere pubbliche per la gran parte di fatto non ancora realizzate, dall’altro, quelle compiute hanno richiesto costi di gran lunga maggiori rispetto a quelli preventivati, bloccando conseguentemente investimenti necessari ad altri settori, primo tra tutti il sociale. – ha detto il consigliere Ameli – Ma di tutto ciò, né il sindaco né i consiglieri sembrano rendersene conto. Basta davvero poco per capire che quest’amministrazione rischia di mandare nel baratro la città. Il primo cittadino tenterà altre strade politiche, lasciando però voragini inimmaginabili nelle casse comunali che dovranno essere ripagate purtroppo dai contribuenti. Nessuno si augura tutto ciò, ma il rischio è elevato”.

IL QUADRO – “La prima multa da 400.000 euro non è tardata ad arrivare – ha proseguito – ed altre purtroppo arriveranno. Il procedimento con la Ecoinnova tiene in ballo due milioni di euro…le cui sorti sono rimesse alla magistratura…per non parlare della spada di damocle della Corte dei Conti che rischia di sanzionare il comune di Ascoli Piceno per 900000 euro… Le mancate riscossioni per 18 milioni di euro ed infine il pagamento del ciclo dei rifiuti che sembra raggiungere cifre consistenti. Dinnanzi ad un disastro tale, chiunque si sarebbe preoccupato ed avrebbe tentato vie di uscita dignitose e ragionevoli, ma ad Ascoli si è fatto il contrario. Si rinvia il problema come se non fosse attuale così da poter scaricare le gravi responsabilità sui futuri amministratori. Lo si fa con continui,  inutili e soprattutto costosi ricorsi al Tar e procedimenti, vari al solo obiettivo di dilazionare i tempi. Questo non è altro che un comportamento egoistico di chi amministra la città per il solo tornaconto personale ed Ascoli, come nessuna altra può permetterselo. Siamo al punto di non ritorno, ed i consiglieri non possono continuare a tenere gli occhi chiusi”.

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