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La Quintana di Ascoli sarà anche capitale delle rievocazioni storiche italiane. Si è svolta ieri mattina, infatti, nell’ufficio di piazza Arringo la conferenza stampa con la quale il Cians si è ufficialmente insediato sotto le cento torri. A fare gli onori di casa è stato Massimo Massetti, presidente del consiglio degli anziani. “Non nascondo un’immensa gioia nel condividere la sede della Quintana di Ascoli con il Cians, che oggi si insedia ufficialmente qui – ha spiegato Massetti -. I quintanari sono da sempre molto legati al proprio territorio e riunire tutte queste rievocazioni sotto un’unica realtà non può che essere un importante momento di crescita e di confronto per tutti quanti. A nome della Quintana ci tengo a precisare che siamo qui e che vi accoglieremo a braccia aperte ogni qual volta vorrete tornare. Faccio un grande in bocca al lupo al presidente Massimo Andreoli e a tutto il consiglio direttivo”.

LE PAROLE DEL SINDACO – Dopodiché la parola è passata al sindaco Guido Castelli: “Ci tengo a sottolineare come le attività svolte dal Cians sono importanti per rafforzare la cultura e la nostra identità storica. E’ più facile integrarsi con una cultura diversa se si ha piena coscienza della propria. Questo consentirà alla Quintana di Ascoli di avere sempre un’occasione di confronto con tutte le altre realtà storiche italiane. Più ci si confronta più si migliora, e si cresce. Inoltre ciò potrà generare una forza attrattiva nei confronti della nostra città. E’ importante che lo stesso Ministero regolamenti questo mondo inserendolo nel suo dicastero”.

DI COSA SI TRATTA – A spiegare poi che cos’è il Cians è stato il suo presidente Massimo Andreoli: “Innanzitutto ringrazio il sindaco e il presidente della Quintana per aver accolto positivamente la nostra richiesta. Il nostro mondo raccoglie migliaia e migliaia di persone tutte accomunate per il fatto di svolgere attività legate a rievocazioni storiche o attinenti alla nostra tradizione storica. Da ciò sono nate due diverse esigenze. La prima riguardava la necessità di avere una legge che riconosca tutte queste attività. E’ stato presentato una nuova proposta alla Camera dei Deputati. Questo è solo il primo passo verso l’ottenimento poi di un riconoscimento legislativo vero e proprio.  La seconda invece era quella di avere un momento di incontro e di confronto tra tutte queste rievocazioni storiche. Non avendo un regime specifico finora abbiamo sempre incontrato grandi difficoltà. Da queste due esigenze è nato il Cians che per adesso si compone di sei importanti realtà, ma che in futuro potrebbe vedere l’ingresso anche di altre importanti realtà. Questa unione virtuosa di diverse identità è nata per generarne una sola formata dal complesso di tutte queste. La scelta della città non è stata affatto semplice, ma alla fine abbiamo optato per Ascoli Piceno perché rappresentava per noi il luogo perfetto per lanciare questa nuova avventura”.

 

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