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Devo essere sincera, di solito nella rubrica diverse letture evito di parlare di attualità e politica in modo troppo stringente. Ritengo di non essere un commentatore abbastanza titolato per dire quella che (sebbene in certe occasioni ben presente nella testa) resta solo una opinione personale di comune cittadina. Il recente grande sconvolgimento causato dal referendum britannico mi ha tuttavia creato non poche perplessità, soprattutto come lettrice appassionata. La letteratura europea si fonda su un gruppetto di padri comuni che vanta natali eterogenei: Dante, Petrarca, Shakespeare, Moliere, Goethe, Cervantes, Joyce, Yourcenar, e tanti altri. Adesso sembra quasi che un nutrito gruppo di questi abbia improvvisamente perso il passaporto. Non so cosa la Brexit provocherà nei mercati finanziari, ne posso prevedere cosa comporterà a livello economico, politico e sociale; tuttavia per un puro gusto speculativo vi propongo una selezione di libri molto british per conoscere qualche curiosità sull’Isola di sua maestà.

Comincio con un testo interessante scritto da Bill Bryson. Questo saggista dall’infinita capacità affabulatoria ci accompagna a conoscere la Gran Bretagna più segreta e surreale nel suo recente

Piccola grande isola”. Un viaggio curioso da Sud a Nord per carpire lo sfuggente spirito britannico.

Proseguo con un gustosissimo libro di Alan Bennet: “la Sovrana lettrice”. Elisabetta II divoratrice di libri? Perché no! La longeva monarca scopre la passione per i libri e come noi non può far a meno di diffondere tale amore smisurato in chiunque incontra. Una festa per chi ama leggere!

Proseguo con un libro che ci racconta il primo grande schiaffo ricevuto come Europa da parte dell’isola “scettrata” (come la chiamava il Bardo Shakespeare). Sto parlando dello scisma anglicano e della travagliata vita di Enrico VIII re di Inghilterra e della travagliatissima storia delle sue mogli. Uno dei romanzi più interessanti a riguardo è il libro di Hilary Mantel: “Anna Bolena. Una questione di famiglia”.

Per concludere vi segnalo un bel libro che racconta meglio la città di Londra: “London Calling”. La capitale inglese infatti non è propriamente definibile parte dell’isola ma una sorta di luogo a sé, animato da un multiculturalismo e da una eccentricità unica. Forse ci siamo fidati troppo della colorata e poliedrica London e non abbiamo fatto i conti con il resto.

Cari amici non ci resta che aspettare per scoprire cosa accadrà. Certo è che non basterà la Brexit a farci amare meno personaggi come Jane Austen o Artur Conan Doyle, no?

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