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ANCONA – Entro il 2018 sarà operativo il Nuovo Piano telematico regionale per la banda ultra larga nei distretti produttivi e nelle aree rurali dei territori più svantaggiati. “Colmare lo squilibrio infrastrutturale che penalizza le attività nell’entroterra”, questa la posizione della Regione Marche in merito al provvedimento

IL PROGETTO – Richiederà una quota parte dei 105 milioni di euro di risorse pubbliche previste per lo sviluppo delle reti di nuova generazione nel settennio di programmazione europea. Il progetto rientra negli interventi previsti dal nuovo Piano telematico regionale, all’esame oggi dall’Assemblea legislativa, su proposta della giunta regionale. L’obiettivo, in conformità con le indicazioni dell’Agenda digitale europea e delle previsioni del precedente Piano telematico 2008, è quello di arrivare, entro il 2020, alla copertura del 100 per cento della popolazione marchigiana con servizi a banda ultra larga di almeno 30 Mbps e dell’85 per cento con quelli da almeno 100 Mbps.

LA BANDA ULTRA LARGA – Per consentire di raggiungere il primo obiettivo del nuovo Piano telematico entro il 2018, la giunta regionale – nella seduta di lunedì 1 agosto – ha approvato lo schema di Accordo con il ministero dello Sviluppo economico e le convezioni operative per utilizzare le risorse nazionali assegnate alle Marche con il Fondo di sviluppo e coesione 2014/2020. Sono circa 72 milioni di euro che vanno ad aggiungersi agli 11,5 milioni della nuova programmazione del Por Fesr (Fondo europeo per lo sviluppo regionale) e ai 21,5 del Programma di sviluppo rurale (Psr Feasr 2014/2020) stanziati dalla Regione fino al 2020.

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