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PESCARA DEL TRONTO – È già operativo – a distanza di poche ore dalla scossa sismica del 24 agosto, ma ufficialmente si insedia oggi – il CCR, Centro di Coordinamento Regionale per la gestione degli interventi urgenti di protezione civile conseguenti all’eccezionale evento sismico, come disposto nell’ordinanza firmata dal Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio (n. 388 del 26 agosto 201 6) per fronteggiare l’emergenza che ha colpito quattro regioni del centro Italia: Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo.

DALLA PROTEZIONE CIVILE – Responsabile del CCR è il direttore del Dipartimento regionale della Protezione Civile, Cesare Spuri che coordina sul posto tutte le fasi, dalla prima emergenza (per salvare le vite umane), alle scelte per trovare una sistemazione alla popolazione attualmente nelle tende, l’avvio delle scuole, il ritorno di tutto il territorio a condizioni di normalità. Presso il Centro si svolgono le undici funzioni di supporto di Protezione Civile: logistica dei materiali e dei mezzi, assistenza alla popolazione, volontariato, sanità e assistenza sociale, servizi essenziali e mobilità, presidio beni culturali, telecomunicazioni d’emergenza, tecnica di valutazione e pianificazione degli interventi, censimento danni e rilievi agibilità post evento.

IL CENTRO DI COORDINAMENTO – Nel Centro ci sono le postazioni e i referenti delle forze dell’ordine e dei Vigili del Fuoco. La struttura, allestita presso la frazione di Pescara del Tronto, è composta di un prefabbricato, alcuni moduli destinati ad uffici e una tensostruttura per gli incontri. “La macchina delle Protezione Civile delle Marche è immediatamente partita dopo la scossa e siamo arrivati nelle zone colpite dal sisma nel giro di pochissimo tempo. Ringrazio tutta la popolazione e il sindaco di Arquata con cui abbiamo potuto lavorare subito insieme – ha dichiarato Cesare Spuri – Lavoriamo costantemente in sinergia con il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile e con il Commissario Errani per condividere e adottare le migliori soluzioni per la popolazione e per il tessuto sociale e l’economia del territorio”

 

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