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ASCOLI PICENO – “L’undici ottobre il presidente della Provincia Paolo D’Erasmo ha convocato i sindaci dell’ATA per comunicare una decisione che ha sorpreso tutti: stop al conferimento dei rifiuti in via di emergenza presso la discarica Geta in località Alto Bretta e utilizzo delle discariche di Torre San Patrizio e Corinaldo. Tutto ciò con pesantissimo aggravio di costi per tutti i contribuenti Tari della provincia di Ascoli”.
Questo quanto riferito dal primo cittadino di Ascoli Guido Castelli mostrando tutta la sua contrarietà a questa “ennesima mazzata inflitta agli ascolani da una provincia che attraverso D’Erasmo, ispirato  dal suo capo Luciano Agostini, ha sempre praticato una politica di ostilità preconcetta contro Ascoli e la discarica pubblica di Relluce”.
“Solo ora scopriamo che la Provincia di Ascoli il 10 ottobre, cioè il giorno prima dell’assemblea ATA, si era vista costretta a sospendere le autorizzazioni alla Geta a causa dell’accertata falsità delle polizze fideiussorie prodotte dal privato a garanzia dei propri obblighi di salvaguardia ambientale. Documenti falsi relativi alla gestione di rifiuti per milioni di euro. – ha detto Castelli – Una circostanza di una gravità senza precedenti: sono sconcertato. Ancora più sconcertato per il fatto che D’Erasmo sapeva e durante l’assemblea di martedì ha deliberatamente taciuto ai sindaci un fatto così grave”. Per il sindaco del capoluogo servirà che la magistratura accerti cosa sta accadendo alla Geta e chiede a D’Erasmo spiegazioni sul suo silenzio. Intanto il Comune di Ascoli si tutelerà.
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