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Il peggio sembra passato, nel mercato dei mutui in Italia. Dopo alcuni anni di stallo, infatti, gli ultimi dati lasciano invece spazio alla speranza, e soprattutto confermano continui rialzi rispetto ai volumi registrati rispetto al 2015, che già aveva invertito la tendenza al ribasso del passato. In particolare, da gennaio a settembre 2016 i flussi complessivi hanno fatto registrare un rialzo del 38 per cento sui dodici mesi precedenti, e solo a ottobre l’incremento complessivo è stato del 21,1 per cento.

Le famiglie si riavvicinano ai mutui. I numeri sono stati forniti dai tradizionali report dell’Abi (l’Associazione che raggruppa le Banche italiane) e del Sistema di informazioni creditizie di Crif, e puntano entrambe nella stessa direzione: le richieste di mutui da parte delle famiglie italiane sono ancora al top, e aumenta inoltre anche l’importo medio richiesto, che sembra aver definitivamente invertito il trend al ribasso. In particolare, il dato di ottobre (incremento del 21,1 per cento rispetto al 2015) è il record di interrogazioni al sistema in valore assoluto dall’inizio dell’anno, prendendo in considerazione solo le vere e proprie istruttorie formali per prestiti e surroghe, non semplici richieste di informazioni o preventivi online non finalizzati.

Numeri in crescita. E proprio le surroghe e le rinegoziazioni di vecchi finanziamenti sono l’opzione verso cui si orienta gran parte dei mutuatari, visto che rappresentano un terzo del totale di questo flusso. Ma il vero trionfatore di questa fase è il mutuo a tasso fisso, che stravince rispetto al “concorrente” tasso variabile grazie ai livelli record raggiunti dai tassi, ai minimi storici (ma che, secondo gli esperti, dovrebbero presto cominciare a risalire). In questo scenario, un ruolo decisivo lo stanno svolgendo anche i nuovi player del mercato, soprattutto su Internet, che hanno cambiato anche le abitudini delle famiglie italiane, oggi più di prima disposte a puntare sul Web alla ricerca di risparmio e sicurezza. Basta vedere il successo di Ing Direct e del suo Mutuo Arancio, costantemente citato come una delle migliori soluzioni di mutuo on line che sono a disposizione in Italia.

Rincorsa ai volumi pre-crisi. La corsa verso i volumi pre-crisi risulta evidente anche raffrontando il dato relativo ai primi 10 mesi del 2016 e il corrispondente periodo degli anni precedenti: in termini aggregati, infatti, dall’inizio di quest’anno il numero di interrogazioni relative a nuovi mutui e surroghe ha evidenziato una crescita del 12,6 per cento rispetto a quanto invece era stato segnalato nel 2015, e così via fino a raggiungere il biennio 2009-2010, che continua a essere il top del ciclo precedente.

Sale l’importo medio richiesto. A far ben sperare è anche un altro fattore positivo, ovvero il dato relativo all’importo medio richiesto: nel mese di ottobre, infatti, questa quota si è attestata a 123.516 euro, superiore ai 120.148 euro rilevati nel corrispondente mese del 2015. Siamo dunque ormai al settimo mese consecutivo di incremento, e aggregando i dati del valore medio dei primi 10 mesi dell’anno raggiungiamo quota 122.895 euro, in leggero aumento rispetto ai 122.293 euro del 2015. Certo, siamo ancora lontani dai 136.000 euro del periodo 2009-2011, ma bisogna considerare il volume dei mutui di sostituzione e surroga che, per natura, sono di importo inferiore rispetto a quello dei nuovi mutui, e che oggi, come accennato, sono un flusso davvero consistente.

Durata ed età dei richiedenti. Proseguendo nell’analisi della tipologia dei mutui, la durata scelta è, nel 70 per cento dei casi, superiore a 15 anni, e in crescita risulta anche l’età di chi richiede il finanziamento: gli over 35 anni sono infatti quasi il 75 per cento, segno che i giovani, complici le incertezze sociali e lavorative, restano ancora lontani dal progetto casa.

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