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MONTEMONACO – La Cna di Ascoli Piceno continua l’impegno di azione e di vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma. “Proseguiamo i contatti con i sindaci e le popolazioni del territorio – spiega il direttore provinciale Cna, Francesco Balloni – ma per meglio comprendere le esigenze di queste popolazioni abbiamo elaborato anche un dettagliato monitoraggio che fotografa i territori e può aiutare molto a capire alcune priorità. Senza per questo abbandonare il sostegno per quanto riguarda i servizi che come Associazione possiamo erogare”.

IL MONITORAGGIO – “Prestiamo grande attenzione ai comuni maggiormente colpiti – aggiunge il presidente, Luigi Passaretti – ma abbiamo avviato monitoraggio danni e messo in campo azioni di sostegno per tutto il comprensorio provinciale che ha subito e sta subendo gravi danni, sia diretti che indotti”. La Cna Picena sta stilando un calendario di presenze negli alberghi della costa dove sono ospitati gli sfollati dell’area montana per offrire i servizi dell’associazione a chi si è ritrovato improvvisamente senza nulla o quasi. Per quest’azione, programmata già in questi giorni lungo la fascia costiera da Grottammare a Porto d’Ascoli, sono impegnati gli operatori Cna della cosiddetta area sociale, ovvero del Caf e del Patronato. Fra gli interventi maggiormente richiesti, spiegano gli operatori degli uffici Cna di Ascoli e San Benedetto, quelli relativi a bonus e sgravi per le famiglie e tutto il ramo legato alle richieste previdenziali, sanitarie e alle indennità di disoccupazione.

Lo studio fatto dalla Cna Picena si è concentrato sulla tipologia di popolazione e sulla presenza dei lavoratori in quei piccoli Comuni del Piceno colpiti dal terremoto dove i settori dell’agricoltura e dell’agroalimentare sono i più vivi.

LE STRATEGIE PER IL FUTURO – “Ovviamente positivo – conclude Luigi Passaretti, presidente della Cna di Ascoli – il recepimento da parte del Governo delle proposte riguardanti le sospensioni dei pagamenti fiscali e contributivi e gli altri provvedimenti e stanziamenti di risorse a favore di cittadini e imprese. Abbiamo giudicato inoltre favorevolmente il fatto che tutte le imprese e i professionisti che vorranno partecipare alla ricostruzione, dovranno essere trasparenti e iscritti a una speciale anagrafe. Occorre da questo punto di vista però accelerare il decreto attuativo e consentire alle microimprese locali una procedura snella per l’iscrizione, visto soprattutto che per i danni leggeri sarà sufficiente l’aver fatto la domanda d’iscrizione alla stessa. E’ una procedura che può accelerare e al tempo stesso garantire legalità e trasparenza e consentire a molti cittadini e imprese di tornare a vivere nelle aree colpite e su cui le nostre imprese del comparto delle costruzioni sono già pronte ad operare”.

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