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ASCOLI PICENO – L’Ato dà via libera alla proposta della Ciip e prolunga di altri dieci anni l’affidamento in house della gestione degli impianti acquedottistici del territorio. La proposta è già stata approvata all’unanimità dai Sindaci del piceno. L’annuncio è del Presidente della Ciip Vettore Giacinto Alati, che, assieme al presidente di A.t.o n.5 Marche Sud (Autorità di Ambito Territoriale Ottimale del Servizio Idrico Integrato) Stefano Stracci,  ha fatto il punto della situazione in merito allo stato degli impianti acquedottistici del piceno e sugli interventi da effettuare su di essi.

Le criticità emerse col terremoto

A seguito del sisma del 24 Agosto scorso, si sono registrati ingenti danni in molte delle condotte deputate alla distribuzione di acqua potabile, e sono state evidenziate numerose fragilità del sistema acquedottistico, spesso legate anche all’anzianità degli impianti. Nonostante questo, il servizio idrico gestito dalla Ciip ha mantenuto comunque efficienza, intervenendo in maniera tempestiva e puntuale onde evitare interruzioni del servizio a carico delle popolazioni già straziate dal terremoto. 

“Per fare un esempio – spiegato Alati – basta pensare alla frazione di Pescara del Tronto, noto epicentro del sisma, nella quale è presente una importantissima sorgente dalla quale si attinge acqua per tutta la vallata sottostante, tra cui, anche la città di Ascoli Piceno.  Qui, sin dalle prime ore dal verificarsi dell’evento, i tecnici Ciip si sono messi a lavoro per ripristinare e salvaguardare il servizio. Ma non solo, la Ciip e stata anche incaricata di fare tutti gli impianti acquedottistici delle aree adibite a tendopoli”. 

Ciononostante sia la stessa condotta di Pescara del Tronto – che è importantissima per il nostro territorio e deve funzionare al meglio – sia  altre condotte sparse sul nostro territorio necessitano di importanti interventi di restauro, per i quali la Ciip dovrà sostenere dei costi molto elevati.  A tale situazione vanno aggiunti altri due elementi, ossia: il fatto che non è stato ancora percepito il rimborso ad opera dello Stato degli interventi fatti in emergenza e che, attualmente, molti utenti godono della sospensione delle tariffe, che fin ora ha causato a Ciip un ammanco di circa un milione di euro.

I nuovi investimenti della Ciip

Per tutto ciò, è stata stimata la necessità di un investimento di circa 68 milioni di euro, che dia modo di rinnovare e sostituire tutti quegli impianti che sono rimasti danneggiati. Ovviamente, i costi degli interventi elencati, non possono ripercuotersi sui consumatori, considerato che sono poi le stesse popolazioni gravemente danneggiate dal sisma.  Pertanto in questi giorni si è svolto un vertice tra  Ato e Ciip dove sono state delineate le strategie future da utilizzarsi per far fronte a tutte le esigenze della Gestione del servizio idrico prospettate dal sisma. In questa ottica, la Ciip ha proposto di prolungare l’affidamento del servizio di gestione in house per altri dieci anni, e quindi, a fronte di una previsione iniziale di arrivare fino al 2032, adesso al gestione Ciip si prolungherebbe fino al 2042. Tale proposta è stata approvata all’unanimità anche dai Sindaci del territorio, che hanno così operato una importante scelta politica nel senso di ridare fiducia ad un’azienda a totale capitale pubblico, partecipata dai Comuni, sebbene in questi anni si è parlato sempre più insistentemente dell’opportunità di una privatizzazione del servizio idrico. Una scelta più che condivisibile, se solo si pensa alle lacune di gestione di altri servizi pubblici ad opera di imprese privatizzate, una per tutti, Enel spa, che proprio in questi giorni è al centro di accese polemiche. 

La Ciip, invece, che è un’azienda pubblica, ha dimostrato la sua efficienza, grazie alla scelta di un modello di gestione profondamente radicato sul territorio, incentrato sull’elevata competenza dei propri fontanieri, che nel recente passaggio da consorzio e società per azioni, è rimasto comunque immutato. Oltre a questo il presidente di Ciip, Alati, si è dichiarato ottimista circa il futuro ed ha dichiarato anche di pensare a nuove strategie di sviluppo, ad ampliamento delle risorse ed alla creazione di nuovi posti di lavoro, con nuovi modelli organizzativi per incrementare gli introiti, in modo tale che il costo della fornitura di acqua possa gravare sempre meno sugli utenti.

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