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ASCOLI PICENO – “Lo scorso 8 febbraio al Tar Lazio sono stati discussi numerosi ricorsi proposti sia dalle Regioni che dai Comuni interessati dalla procedura di infrazione comunitaria sulle discariche italiane. Si tratta della vicenda che riguarda anche la vasca di prima pioggia del sito ex SGL Carbon. Le azioni giudiziarie al vaglio del giudice amministrativo riguardano in particolare l’azione di rivalsa che il Med vorrebbe esercitare nei confronti delle Regioni e dei Comuni nel cui territorio ricadono le discariche in questione”. A riferirlo è il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli che affronta l’argomento chiamando in causa la regione. 

LA VICENDA – “Lo scorso aprile il Ministero dell’Economia e delle Finanze, infatti, ha comunicato, anche alla Regione Marche e al Comune di Ascoli Piceno, di voler dare esecuzione alla sentenza della Corte di Giustizia Europea emessa in data 2 dicembre 2014, in esito alla Causa C–196/13, imputando alle amministrazioni locali, regionali e comunali, in via esclusiva e in solido, la responsabilità per le violazioni censurate dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea.  – ha spiegato il sindaco – Il comune di Ascoli è stato tra i primi ad impugnare dinanzi al Tar Lazio questo grottesco provvedimento del Governo e il nostro ricorso è stato notificato anche alla Regione Marche. Molte Regioni, come Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Liguria, Lazio e Sicilia, hanno fatto la stessa cosa, sostenendo mediante rituale costituzione in giudizio le ragioni di illegittimità dell’azione di rivalsa prospettate dai Comuni”.

IL CASO ASCOLANO – “Con sommo stupore abbiamo appreso che le Marche sono l’unica regione, tra tutte quelle coinvolte dal Mef, che non ha ritenuto di costituirsi in giudizio per contrastare la grottesca pretesa del Mef. – ha commentato Castelli – Speravano che almeno all’udienza pubblica dell’8 febbraio di vedere qualcuno della nostra Regione e invece nulla. Si tratta di una svista o di una volontà precisa ? Ci troviamo di fronte ad un caso di autolesionismo amministrativo”. Domande, queste che il sindaco di Ascoli ha posto al presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli in una lettera a lui indirizzata.

 

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